
Il granchio blu finisce nel piatto A Calambrone trionfa nei paccheri
La lotta al granchio blu si sposta a tavola con l’arrivo dei primi menu a base del “killer dei mari” che sta devastando le coste nazionali con danni per milioni agli allevamenti di cozze e vongole e all’intero ecosistema. E così se gli spaghetti al granchio blu sono stati protagonisti a Venezia durante il fetsival del cinema, anche la zona di Pisa sta facendo la sua parte. Non con gli spaghetti. Ma con i paccheri. Sempre al granchio blu, ovviamente. Succede al Paguro Beach Restaurant dove la direzione del ristorante ha deciso di valorizzare al meglio il fenomeno dell’estate, quello che è stato chiamato, appunto, il nuovo killer dei mari.
ll granchio blu (o granchio reale blu) è una specie aliena per il Mar Mediterraneo originaria delle coste atlantiche dell’America, che raggiunge anche il chilo di peso e sta prendendo il sopravvento nei fondali delle nostre coste, sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi, devastando la biodiversità marina ma anche danneggiando le stesse reti da pesca, grazie alle loro chele taglienti. Una presenza, quella di questa specie di granchio, spinta dai cambiamenti climatici e al riscaldamento delle acque che hanno reso i nostri ambienti più idonei alla sua sopravvivenza e proliferazione. Per combattere la diffusione di questi granchi, una delle proposte è quella di aumentare il loro consumo alimentare da parte degli esseri umani, ossia di mangiarli a tal punto da fermarne la riproduzione. Questa soluzione è stata proposta da alcuni chef stellati, da pescatori, ma anche da molti politici.
Ma siamo sicuri che l’invasione dei granchi blu può essere fermata mangiandoli? In linea di massima sembrerebbe di sì : sececondo gli esperti – visto che la pesca intensiva potrebbe essere al momento l’unica soluzione per arginare la diffusione di una specie che gli studiosi hanno definito "una macchina da guerra". Ma c’è anche da dire che il granchi blu è molto buono: ha un sapore delicato che non differisce molto dal classico king crub. Sulle costa atlantica degli Stati Uniti, dove la specie è autoctona e non intacca l’ecosistema, è considerato una prelibatezza. da un paiod di settimane gli chef del Paguro beach Restaurant hanno deciso di metterlo nel menù e orffrilo nelle proposte di un primo piatto. Ed è stato subito successo e la voce tra i buongustai del mare si sta spargendo.
"E uno dei piatti più richiesti ed apprezzati", ci dicono al ristorante che è stato il primo nella zona a cucinare il granchio sotto i riflettori e al centro del dibattito durante tutta questa estate. Molti stranieri – quest’anno il litorale ne ha visti molti, anche cinesi e americani – sono stati i primi ad apprezzarlo proprio per la sua delicatezza. Ma ora piace davvero a tutti.
Carlo Baroni