Il gruppo anti-degrado: "Armati di telecamera filmiamo reati e guai"

L’ideatore Claudio Meoli: "Saremo un deterrente"

Il gruppo anti-degrado: "Armati di telecamera filmiamo reati e guai"

L’ideatore Claudio Meoli: "Saremo un deterrente"

PISA

Un gruppo di uomini e donne, armati di telecamera, che vagano per la città documentando gli episodi di degrado per poi pubblicarli sui social, in ausilio alle forze dell’ordine. Si chiama "La Mia Città Si - Cura" ed è l’idea, da pochi giorni diventata un marchio d’impresa registrato alla Camera di Commercio, di Claudio Meoli, ex segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil, gestore di molti gruppi Facebook sulla situazione cittadina e autore del podcast ‘La Tua Voce’, che ha lanciato questo progetto per "sensibilizzare su problematiche connesse alla sicurezza e al degrado che da tempo persistono a Pisa e in provincia". "Io ricevo circa una decina di denunce al giorno sui miei gruppi di Facebook - dice Meoli -, di situazioni di degrado, furti, vetri spaccati o persone che infrangono le regole: ho quindi costituito un gruppo di volontari che possano aiutare a diminuire questi spiacevoli avvenimenti. Per questo è nata ‘La Mia Città Si-Cura’, ispirato alle iniziative che altri cittadini fanno a Roma e Milano per mettere in guardia le persone sui pericoli. Noi documenteremo - continua - con telecamere e video situazioni a Pisa e provincia che possono essere di microcriminalità, spaccate, borseggi, rapine, risse, degrado o malamovida. Oltre al filmare - continua -, faremo prevenzione per turisti e cittadini sui pericoli e le zone più a rischio e, acquisendo le immagini, vogliamo porci come un supporto alle autorità competenti, segnalando eventuali reati".

Uno spirito di collaborazione e non di sostituzione per rendere la città più sicura senza creare situazioni complicate."Il nostro direttivo - continua Meoli - è composto da persone che hanno avuto un trascorso nelle forze di polizia, parà della folgore e in generale cittadini con un senso di disciplina che sanno di non dover cadere nella provocazione. Sappiamo che possiamo esporci a un pericolo se immortaliamo una persona che sta compiendo un reato, per questo siamo consapevoli di come comportarci e che è importante non creare disordini o altro: il nostro obiettivo è documentare, informare e aiutare, non siamo vigilanti e non facciamo le ronde".

Il gruppo, del quale fanno parte una trentina di interessati "ma stiamo crescendo" vuole creare un filo diretto con la città, collaborando coi cittadini, commercianti, autisti di pullman e altre professioni spesso soggette ad aggressioni o situazioni di illegalità per tutelarli e fare da deterrente per i reati. "D’altronde - sottolinea Meoli -, se su un bus un malintenzionato vede delle persone salire con una telecamera pronti a riprenderlo, penso che gli passi la voglia di borseggiare o peggio. La nostra attività vuole rendere Pisa migliore e più sicura, facendo anche da pungolo per le amministrazioni". Il gruppo partirà a brevissimo e inizierà a fare 2-3 uscite a settimana, poi capirà come agire "in base alle richieste delle persone. Non vogliamo essere invasivi. Ciò che ci preme - conclude - è essere una presenza fisica costante di giorno e di notte".

Mario Ferrari