
Il leader, Biondi e la cena a sorpresa per lanciare Carlo Alberto Dringoli
di Gabriele Masiero
PISA
Era l’8 dicembre del 1998 quando Silvio Berlusconi, da capo del centrodestra, arrivò per la prima volta a Pisa. Lo fece per sostenere la candidatura a sindaco di Carlo Alberto Dringoli, il primo candidato civico del centrodestra pisano, durante la campagna elettorale per il ballottaggio che poi decretò la vittoria del candidato di centrosinistra Paolo Fontanelli. E fu una visita inaspettata, decisa appena 48 ore prima durante una cena al ristorante La Draga alla quale insieme all’allora candidato sindaco del centrodestra, e già dirigente di Piaggio e presidente dell’Unione industriale pisana, c’erano Alfredo Biondi, deputato di Forza Italia e avvocato personale di Silvio, l’ex presidente del Pisa, Romeo Anconetani, berlusconiano di ferro, l’attuale presidente della Fondazione Teatro di Pisa, Patrizia Paoletti Tangheroni, Roberto Tortoli, uno dei maggiorenti di Forza Italia in Toscana, la deputata Monica Baldi, Virgilio Luvisotti e un giovanissimo Massimo Balzi, fondatore e dirigente di Forza Italia a Pisa e fedelissimo di Alfredo Biondi. Quella di 35 anni fa fu una campagna elettorale tosta, con il centrodestra che per la prima volta si giocava davvero le sue carte per conquistare il Comune. Fu Biondi, come documenta la foto in questa pagina, a telefonare direttamente all’ex premier e a dirgli "che a Pisa c’era tanto entusiasmo e valeva la pena spendersi in prima persona". Lo convinse e 48 ore dopo Berlusconi tenne un comizio dentro un Palacongressi gremito. "Nell’area liberale e centrista - ricorda Balzi - quella campagna elettorale è un ricordo vivido ancora oggi. Per la prima volta dimostrammo che Pisa era davvero contendibile e che il centrodestra poteva essere protagonista". Non solo, Dringoli successivamente fu anche invitato ad Arcore da Silvio.
"Mio fratello - spiega Massimo Dringoli, assessore all’urbanistica della Giunta Conti - ne ammirava moltissimo le doti di imprenditore. E andò a parlargli anche della volontà di costruire una giunta ombra da contrapporre a quella in carica dell’allora sindaco Fontanelli che proseguisse fuori e dentro Palazzo Gambacorti il lavoro iniziato durante la campagna elettorale. Un’idea che Berlusconi sposò con entusiasmo". In città, infine, l’ex premier e presidente di Forza Italia è tornato appena 12 mesi fa, questa volta guidato dalla passione per il calcio. Da proprietario del Monza è arrivato all’Arena, accompagnato dalla compagna Marta Fascina e dal fedelissimo Adriano Galliani, per seguire il match che ha regalato la serie A ai brianzoli. Prima si concesse una visita da turista speciale in piazza dei Miracoli, con tanto di gelato al Duomo. In tribuna tanti selfie scattati dai curiosi e il saluto con i rappresentanti pisani del suo partito. A cominciare dalla coordinatrice provinciale, Raffaella Bonsangue, che ieri ha commentato in lacrime la notizia della scomparsa dell’ex premier: "Per me, per noi tutti è un giorno di lutto. Una perdita enorme", "Rattristato" si è detto anche l’assessore Riccardo Buscemi: "Scompare una grande persona, lungimirante, innovativa e coraggiosa: da lui abbiamo imparato ad ‘assumerci le responsabilità’ per il bene comune come fece lui nel 1994 quando ‘scese in campo’, rinunciando alla sua confort zone per il bene dell’Italia. Sono fiero oggi di essere stato scelto a rappresentare Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi, nella Giunta di Michele Conti". Cordoglio è stato espresso anche dal pisano Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana: "Berlusconi ha segnato la politica degli ultimi 30 anni, siamo stati e saremo lontanissimi dalle sue idee e scelte. Ma oggi esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia, ai suoi cari e alla sua comunità politica".