REDAZIONE PISA

Il letto degli astronauti per guarire dall’insonnia

È lo Smart Bed sperimentato durante la simulazione di una missione su Marte realizzato dai ricercatori di Università di Pisa e Istituto di Fisiologia del Cnr

Ha "vegliato" sui sogni di sei aspiranti astronauti durante la simulazione di una missione spaziale su Marte per il progetto Sirius dell’Accademia delle Scienze della Russia. Ma lo "smart bed" realizzato dai ricercatoridell’Università di Pisa e dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, ha anche una missione su "pianeta Terra", per aiutare chi soffre di insonnia. Perché quel materasso dotato di sensori è in grado di rilevare in modo affidabile la posizione e i movimenti del corpo, la frequenza cardiaca e l’attività respiratoria oltre ad una serie di parametri ambientali come il rumore e la luminosità. "Abbiamo sperimentato lo Smart Bed analizzando il sonno di sei aspiranti astronauti durante la simulazione di un viaggio interplanetario che li ha costretti a un drastico isolamento per tre mesi – spiega il professore Angelo Gemignani dell’Università di Pisa – . I test effettuati in questo “laboratorio vivente” così particolare ci hanno permesso di stimare la macrostruttura del sonno e di classificare correttamente quattro situazioni: se il letto è occupato, se la persona è sveglia, se in fase di sonno REM o non-REM. Informazioni fondamentali per stimare un indice oggettivo di qualità del sonno e, più in generale, della qualità di vita".

Ma per rimanere terra-terra, i vantaggi dello Smart Bed sono anche nel basso costo del dispositivo, che può facilmente essere installato in ogni abitazione e che rispetto altre soluzioni come ad esempio smartwatch e attigrafi, non è invasivo, non va indossato né bisogna ricordarsi di caricarlo. "Abbiamo realizzato i sensori del materasso grazie ad una specifica tecnologia – dice Marco Laurino dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr Pisa – e per l’elaborazione dei dati ci siamo avvalsi dell’intelligenza artificiale e di algoritmi basati su Machine Learning".

Lo Smart Bed può fornire dei report periodici (giornalieri, settimanali e mensili) consultabili via web o via app per smartphone. Report che permettono a medici e specialisti di valutare in modo continuativo gli effetti di terapie psicoterapeutiche o farmacologiche sulla qualità del sonno dei propri pazienti. La ricerca che ha portato alla realizzazione del prototipo Smart Bed è descritta in un articolo pubblicato sulla rivista “Ieee Access”. Gli autori del lavoro sono Marco Laurino dell’Istituto di Fisiologia Clinica, CNR, Pisa, e per l’Università di Pisa Lucia Arcarisi, Nicola Carbonaro e Alessandro Tognetti del Dipartimento di Ingegneria Informazione e Centro interdipartimentale E. Piaggio e Danilo Menicucci e Angelo Gemignani del Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’Area Critica. Il prototipo dello Smart Bed è stato realizzato nell’ambito del Progetto LAID finanziato da Regione Toscana, in partenariato con alcune aziende del territorio, il Materassificio Montalese, EB Neuro e BP Engineering.

p. z.