Il maxi-murale è cancellato "Ma non è stato il Comune"

Palazzo Gambacorti precisa: "Interventi di manutenzione decisi dal privato proprietario dell’immobile. Nessun contatto diretto con l’artista sulla vicenda"

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"Il Comune non ha cancellato il murale di Ozmo perché questo si trova su un edificio di proprietà privata". E’ quanto intende precisare Palazzo Gambacorti in una nota. "Stiamo lavorando per ricrearlo a fine maggio": dice Gian Guido Grassi curatore della rassegna di street art "Welcome to Pisa" che dette i natali al murale di Ozmo. La nota del Comune prosegue dichiarando che "il Comune di Pisa non ha in nessun modo disposto alcuna cancellazione del dipinto "Ritratto di Galileo Galilei", eseguito dall’artista Gionata Gesi in arte Ozmo sulla facciata di un fabbricato di proprietà privata. L’ufficio Qualità Urbana e restauro beni storico e artistica del Comune, infatti, è stato informato dell’intervento di manutenzione ordinaria sull’immobile deciso dai proprietari, prendendo atto di quanto scritto dai tecnici incaricati, che garantivano il ripristino parziale del dipinto da parte dello stesso autore e casomai "la possibilità di ridisegnare interamente il murale in copia fedele all’attuale". L’amministrazione dunque è stata informata di un intervento di manutenzione ordinaria che poi si è trasformato non in un rifacimento parziale dell’opera ma al rifacimento integrale dell’opera stessa. Si tenga inoltre conto che il funzionario dell’ufficio comunale, nella nota di risposta ai tecnici del cantiere, suggeriva "di valutare l’opportunità di rivestire la parete con un cappotto isolante per migliorare le caratteristiche tecniche del supporto e la durevolezza del murale nel tempo".

Si precisa che il Comune non ha avuto alcun contatto diretto con l’artista sulla vicenda. "Stiamo tutti lavorando verso un’unica direzione: ridare il murale alla collettività e fare Porta a Mare ancora più bella": dice Grassi che nel 2017, ha curato l’evento di street art "Welcome to Pisa" da cui è nato il murale di Ozmo cancellato per sopravvenuti problemi strutturali alla parete. "Comune e privati si stanno muovendo per ridare alla collettività il murale. Siamo estremamente fiduciosi che dopo la seconda settimana di maggio, l’artista possa tornare a lavorare alla sua opera": continua Grassi che ha curato con un considerevole successo di pubblico e di critica, la mostra Attitude-Graffiti writing, street art, neo muralismo" a Palazzo Blu. "Purtroppo – continua Grassi – quella parete già nel 2020 presentava varie problematiche. Quando sono iniziati i lavori, si è reso necessario fare un intervento di risanamento, perché sono subentrate ulteriori difficoltà strutturali correlate all’immobile. Pertanto anche l’integrità dello stesso murale era compromessa".

Riannodando i fatti che hanno portato alla nascita del murale, tutto parte con l’ex sindaco Marco Filippeschi ed il suo assessore Andrea Ferrante. Come emerge dal comunicato di lancio del festival, si evince l’interesse pubblico e collettivo dell’intera operazione là dove si scrive: "Il festival "Welcome to Pisa" è ideato e promosso dal Comune di Pisa, Ctp2, e l’associazione Casa della città Leopolda. La direzione esecutiva dei lavori è affidata a Roberto Pasqualetti, dirigente alla qualità e al restauro dei beni storico artistici. "Welcome to Pisa" ha un partner di primo livello nell’Università di Pisa, che permetterà ai suoi studenti di effettuare tirocini formativi presso l’organizzazione del festival. L’iniziativa gode anche di sostenitori privati come Saint Gobain e Caparol".

Carlo Venturini