
Il ministro della Salute Schillaci inaugura stamani l’anno accademico
Stamani alle 11 il ministro della Salute, Orazio Schillaci (foto), inaugurerà l’anno accademico 20222023, il 679o dalla sua fondazione, dell’Università di Pisa. La cerimonia si svolgerà nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza e dopo l’intervento del ministro, che fino all’ingresso nel Governo di Giorgia Meloni è stato rettore dell’Università Tor Vergata di Roma, interverranno il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, e il sindaco Michele Conti. Il rettore Riccardo Zucchi terrà la relazione inaugurale, prima degli interventi di Michele Da Caprile, rappresentante del personale tecnico-amministrativo, e Andru Gabriel Budacu Ferrari, presidente del consiglio degli studenti. Prevista la prolusione sul diritto alla salute della professoressa Emanuela Navarretta, giudice della Corte Costituzionale nominata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel settembre del 2020, oltre che docente di Diritto privato al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa. "Vogliamo recuperare il significato di questa cerimonia - osserva Zucchi – come appuntamento annuale di analisi e condivisione all’interno della comunità accademica, oltre che di confronto con le principali istituzioni. E’ opportuno riflettere su ciò che rappresenta oggi il diritto alla salute e in generale sui rapporti fra tutela della salute, ricerca scientifica e diritti dell’individuo". Nel pomeriggio invece, Schillaci sarà protagonista alle Officine Garibaldi di un’iniziativa promossa da Fratelli d’Italia. "Sarà l’occasione - sottolinea il consigliere regionale, Diego Petrucci - per segnalargli come l’Aoup viva ormai più di ricordi che di certezze. Assistiamo a continue fughe di professionisti, all’incapacità di sostituire in modo adeguato coloro che vanno in pensione e di continuare ad essere un riferimento nazionale capace di attrarre giovani laureati, medici e pazienti da ogni parte d’Italia. Le ultime selezioni per le borse di studio andate in buona parte deserte ne sono l’amara conferma. La commistione tra politica e amministrazione ha prodotto un sistema inefficiente in cui sono i cittadini a pagare le conseguenze più gravi. Baronie e clientele hanno moltiplicato i vertici amministrativi e reso la gestione del sistema sanitario regionale farraginosa e dispendiosa. Non siamo i soli a denunciare quanto succede nella sanità e nel mondo universitario toscano, ci sono diverse indagini della Procura a riguardo. Consegnerò a Schillaci un memorandum e le proposte di legge che, come Fratelli d’Italia, abbiamo scritto in consiglio regionale".