GABRIELE MASIERO
Cronaca

"Il mio partito grande assente. Ora bisogna cambiare schema"

Non le manda a dire il vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci. Tanto al suo partito, quanto al...

Non le manda a dire il vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci. Tanto al suo partito, quanto al...

Non le manda a dire il vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci. Tanto al suo partito, quanto al...

Non le manda a dire il vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci. Tanto al suo partito, quanto al candidato in pectore dei meloniani Alessandro Tomasi. "Il grande assente di questa prima parte del 2025 è il mio partito, Fratelli d’Italia - lamenta Petrucci a La Nazione -. Quando hai la leadership della coalizione di centrodestra tutto questo è inaccettabile. Dagli Stati Generali della Montagna all’Abetone, tutto è rimasto fermo. Nel frattempo la Lega ha tenuto il suo congresso federale a Firenze, Forza Italia ha riunito mille persone in città per il congresso del Ppe. E noi? Del tutto insufficienti". Di qui l’appello ai dirigenti alti di partito (romani e fiorentini) dalle conseguenze politicamente significative: "Usiamo questi giorni pre-pasquali per avviare una riflessione interna su come dare una scossa sul da farsi - il monito di Petrucci – Perché la Toscana resta contendibile e Giani altamente battibile: oltre al suo ’girotondismo’ non ha chiuso nessuna delle partite che scottano: sanità, Fi-Pi-Li, Toscana Strade, Peretola. Ma fino a sei mesi fa eravamo convinti che avremmo vinto agilmente la regione, presi dall’entusiasmo della conferma al governo di 7 comuni capoluogo su 10. Oggi questo entusiasmo è scemato. Se non si capisce l’urgenza di cambiare schema di qui al voto sarà una lenta agonia". Il vice coordinatore, però, va oltre: "Mi assumo la responsabilità di ciò che dico, ma chi ha governato in questa fase ha il demerito di aver anestetizzato questo entusiasmo". Che sia una sferzata al suo collega più in alto in grado Alessandro Tomasi? "Il suo triplo ruolo è una iattura - il fendente -: ottemperare ai doveri di sindaco di Pistoia, coordinatore regionale del partito e candidato governatore non gioca a nostro favore. Da parte sua mi aspettavo un attivismo maggiore. Alessandro sa fare politica, non avrebbe vinto due volte a Pistoia altrimenti. Ma iI termometro politico mi dice che l’entusiasmo della base è a picco, i sondaggi ci inchiodano al 35%, 20 punti sotto Giani con maggio alle porte sono una enormità, nonostante siamo il primo partito nazionale alla guida del governo. Segno che la sua candidatura non sta decollando".

Fra.Ing.