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Il mondo dell’arte piange il pittore Aspreno Simonelli

Pisano, classe 1928, era anche baritono. Il ricordo degli amici del Gamec .

Il mondo dell’arte piange il pittore Aspreno Simonelli

Il mondo dell’arte piange il pittore Aspreno Simonelli

Lutto nel mondo dell’arte pisana. Aspreno Simonelli, rinomato pittore nato nel 1928 in provincia di Pisa, si è spento ieri, mercoledì 7 febbraio. Oltre alla sua maestria nel dipingere, Simonelli ha coltivato la passione per il canto, ricoprendo il ruolo di baritono nella Cappella del Duomo di Pisa. Artista poliedrico e appassionato, Simonelli è stato un fedele amico del pittore labronico Rolando Crociani fin dagli anni settanta. Prediligeva dipingere dal vivo, catturando l’essenza di marine, borghi rurali, giardini pubblici e campagne aperte, ritraendo la bellezza della Toscana con maestria e passione. Luoghi che, confessava sempre Simonelli, "mi ospitano e mi intrattengono con le loro bellezze", "atmosfere che con le loro luci in continuo divenire, sono capaci di infondermi sensazioni di gioia e serenità, che mi spingono di nuovo all’opera, con pennelli e colori, per cercar di interpretare qualche nascosto segreto di questo divino creato". Le sue opere hanno brillato in numerose mostre personali e collettive, tra cui spiccano la mostra alla galleria Il Navicello di Torre del Lago Puccini e l’esposizione al GAMeC di Pisa. Nel 2000, insieme ad altri quattro pittori pisani, è stato insignito del prestigioso titolo di "Pittore dell’anno pisano" dal Centro Culturale Bonanno Pisano. Il cordoglio per la scomparsa di Aspreno Simonelli pervade il cuore dell’arte pisana. "Il GAMeC di Pisa, Massimiliano Sbrana e tutti gli amici artisti che hanno condiviso con lui la passione per la bellezza si uniscono con sincero affetto e profondo dolore alla moglie ed alla famiglia - dichiarano gli amici del GAMeC di Pisa -. La sua eredità artistica e umana vivrà nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e ammirare il suo lavoro. Fino a qualche anni fa, afa estiva permettendo, era ancora possibile incontrarlo a San Rossore, Marina di Pisa o Lungomonte, se non addirittura nel centro città con la sua vecchia cassetta, una sedia pieghevole, ed il suo inseparabile cappello di paglia". Così gli amici del Centro Arte Moderna, definivano la sua arte: "Simonelli è sempre stato pittore "en plen air", ossia un pittore che predilige la pittura dal vero, realizzata sul luogo - condividono attraverso una nota -. I suoi soggetti, da buon toscano, sono stati principalmente marine, borgate di paesi, giardini pubblici, campagne specie quelle del pisano e livornese". I funerali si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa di Santo Stefano di Pisa.

M. B.