CARLO BARONI
Cronaca

Il mondo delle imprese e la crisi. L’artigianato soffre ma tiene: "Resta fonte di sviluppo locale"

L’analisi di Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. Le costruzioni restano il settore principale con 3.910 imprese (+0,6%). Ecco i dati del territorio .

L’analisi di Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. Le costruzioni restano il settore principale con 3.910 imprese (+0,6%). Ecco i dati del territorio .

L’analisi di Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. Le costruzioni restano il settore principale con 3.910 imprese (+0,6%). Ecco i dati del territorio .

Nell’anno della crisi, causata da molteplici fattori (interni italiani, ma anche internazizonali), non esce del tutto indenne neanche l’artigianato il quale, tuttavia, registra una significativa tenuta. Un settore, l’artigianato, che, per il Paese, e per il nostro territorio, rappresenta un motore strategico dell’economia e, allo stesso tempo, una sfida complessa per il futuro. Nella quale, probabilmente, sarà necessario un ripensamento culturale e politico per rivalutare il lavoro manuale, aggiornare la formazione professionale e incentivare i giovani a intraprendere carriere artigiane. Solo così sarà possibile preservare un patrimonio di conoscenze e competenze che ha reso l’Italia e il territorio un’eccellenza a livello mondiale. se diamo uno sguardo

Nel manifatturiero – a livello generale – soffrono diversi comparti, mentre crescono nautica (importante anche nel Pisano), riparazione di macchinari e alcuni servizi alla persona. Nel dettaglio il quadro del 2024 nella la provincia di Pisa, elaborato dalla Camera di Commercio di Pisa. Il territorio – viene spiegato – conta oltre 9.800 imprese artigiane, pari al 23,9% delle attività registrate. Il dato resta stabile rispetto all’anno precedente (-0,1%), segnalando una tenuta del comparto in un contesto complesso. Su base decennale, la flessione (-7,6%) è in linea con il calo generale del tessuto imprenditoriale (-6%), indicando una dinamica più equilibrata tra artigianato e altre attività economiche. Le imprese individuali, che rappresentano il 73% del totale, crescono dello 0,3%, a differenza delle province vicine. Le società di persone calano del 2,3%, mentre le società di capitali aumentano dello 0,5% nell’ultimo anno e del 63% nel decennio, grazie alla spinta delle Srl semplificate. Le costruzioni restano il settore principale con 3.910 imprese (+0,6%), sostenute ancora dalla domanda di ristrutturazioni ed efficientamento energetico (che hanno costituito una importante boccata d’ossigeno). Cresce la riparazione di macchinari (+4,9%), mentre calano panificazione e pasticceria (-0,8%) e fabbricazione di mobili (-2,8%), penalizzate dai cambiamenti nei consumi e dalla concorrenza della grande distribuzione.

Nei servizi, autoriparatori (-1,4%) e trasporto merci su strada (-4,6%) risentono delle difficoltà legate ai costi (la cui crescita è stata di proporzioni significative) e alla regolamentazione. In crescita la pulizia degli edifici (+4,5%), la manutenzione del paesaggio (+0,7%) e il settore benessere (+0,9%), che confermano una domanda stabile per i servizi alla persona. L’Area Pisana e la Val d’Era concentrano il maggior numero di imprese (rispettivamente 3.675 e 3.194 unità), riflettendo la specializzazione produttiva dei territori. "Questi numeri, seppur in un contesto di stagnazione - afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - evidenziano l’importanza dell’artigianato per il tessuto economico delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa (tutte e tre hanno evidenziato una sostanziale tenuta). Nonostante le complesse sfide contemporanee e le turbolenze geopolitiche e di mercato, l’imprenditoria artigiana continua a rappresentare un elemento fondamentale per lo sviluppo locale, contribuendo in modo significativo all’economia e, per sua peculiarità, alla cultura di queste aree".

Carlo Baroni