FRANCESCA BIANCHI
Cronaca

Il mondo di Sophia: due lauree, un romanzo e la battaglia vinta per la carriera alias

La 34enne di origine lucana, è rinata a Pisa il 16 maggio 2018, e nella città della Torre ha raggiunto brillanti traguardi accademici. Presenta il suo libro autobiografico "Amare una sirena"

Sophia Fucci

Sophia Fucci

Pisa, 21 giugno 2024 – La sirena vive a metà tra due mondi, quello acquatico e la terraferma. Anche Sophia Fucci è nata due volte: in via ufficiosa a Barile, in Basilicata, il 24 aprile del 1990, ufficialmente il 16 maggio 2018 a Pisa. Una data che racconta il suo percorso di transizione, lo stesso che l’ha portata nel 2013 ad avviare, con tenacia e sensibilità, la battaglia per l’adozione in Unipi della carriera Alias per tutti gli studenti transessuali. Una battaglia che si è conclusa con l’istituzione nell’ateneo pisano della possibilità di ottenere il cosiddetto doppio libretto. Nel frattempo, Sophia (dopo un periodo in Francia come fotomodella, un altro come commessa di una profumeria e un altro ancora come archivista nell’azienda agricola di famiglia in Basilicata) ha coltivato gli studi, la sua passione: si è laureata a pieni voti con una tesi in Filologia Romanza e nel 2019 si è iscritta al corso di studi in Italianistica. Nuova tesi e nuova lode. Ultima sfida, il suo romanzo d’esordio. Si intitola "Amare una sirena" (Prospero Editore) e mescola la fantasia alla realtà, l’autobiografia alla fiaba. Sarà presentato oggi alle 18.30 alla libreria Feltrinelli di Corso Italia, alla presenza della professoressa Cristina Savettieri, e il 28 alle 18 alla Casa della Donna di via Galli Tassi. "Amare una sirena" lancia un messaggio di inclusività.

La disforia di genere - narrata attraverso la metafora anderseniana della sirena – è un mondo pieno di sfaccettature. Al centro: una figura in piena evoluzione e continua trasformazione, una persona (al di là del genere) che si mette in discussione. Un racconto in cui dolore ed emozioni si mescolano. Il libro segue la storia di una sirena contemporanea, un transessuale che porta il nome dell’autrice, Sophia: "Nonostante la sua fatica nell’insidioso desiderio di riuscire a diventare una donna come tutte le altre, la sirena si rende conto di vivere in un mondo che non le concede alcuno spazio. Allora ritorna con la mente agli abissi della sua infanzia, ai ricordi dolci e amari dei luoghi natii e della sua famiglia, all’amore incondizionato dei nonni, cercando un appiglio di salvezza e tentando di sfuggire a un presente per lei in rovina, che rimodella sempre gli spazi e le persone tale che lei non possa aderirvi in alcun modo".

Da un lato c’è il suo racconto autobiografico, quello di un ragazzo di provincia che, anche grazie al trasferimento in Toscana per frequentare l’università, scopre la sua vera identità sessuale. Pagine che si ispirano al diario di Sophia, portato avanti negli anni e riempito di confessioni e riflessioni. Dall’altro, un romanzo (di fatto una tragedia in tre atti) che parla dei problemi e dei travagli che riguardano ogni persona. "Sophia sono io ma anche qualsiasi altra donna, trans o meno, giovane o con qualche anno in più sulle spalle. Ho cercato di trasmettere un’idea di comunità. Perché quello che ho capito è che siamo davvero tutte sulla stessa barca, quando si parla di sentimenti".

Francesca Bianchi