Calci (Pisa), 13 gennaio 2025 - Un nuovo personaggio è arrivato ad arricchire la Sala degli archeoceti: è Dorudon atrox, il cui nome significa “terribile [animale] dai denti a [punta di] lancia”. Era, infatti, un predatore e si nutriva di pesci e molluschi. Dorudon è un antenato di delfini e balene vissuto fra 41 e 34 milioni di anni fa (Eocene superiore) lungo le coste della Tetide, l’antico oceano che a quel tempo si estendeva fra nord Africa e Asia, e i suoi resti fossili sono stati ritrovati soprattutto in Egitto.
Con i suoi 5 metri di lunghezza e un paio di tonnellate di peso, Dorudon atrox era fra i più piccoli della sua famiglia, quella dei Basilosauridae, che vantava giganti lunghi fino a 18 metri. Nonostante il loro nome possa far pensare alle lucertole, i basilosauridi erano mammiferi e probabilmente i più antichi archeoceti ad essersi adattati ad una vita completamente acquatica.
La ricostruzione a grandezza naturale del Dorudon trova il suo posto dopo i modelli di Indohyus, Pakicetus e Ambulocetus nella sequenza di trasformazioni che spiegano l’evoluzione di delfini e balene a partire da piccoli mammiferi terrestri. Rispetto a questi suoi precursori, Dorudon atrox è certamente più simile ai cetacei di oggi: non è coperto di pelo, ha gli arti anteriori trasformati in pinne, una silhouette idrodinamica e una pinna caudale che preannuncia quella di delfini e balene. Mantiene però anche dei caratteri ancestrali: i denti diversificati in incisivi, canini, premolari e molari, la posizione delle narici “a metà strada” fra la punta del muso e la sommità del cranio e soprattutto gli arti posteriori, ancora presenti anche se ridotti a piccole zampe non più funzionali.
A partire dal 1° gennaio 2025, il Museo adotterà i seguenti orari: il lunedì, il martedì e il giovedì sarà aperto dalle 9.00 alle 18.00, mentre il mercoledì, il venerdì e il sabato rimarrà aperto fino alle 19.00. La domenica e i giorni festivi sarà possibile visitare le sale espositive dalle 10.00 alle 20.00. Per consentire a tutti i visitatori di godere appieno dell’esperienza museale, l’ultimo ingresso avviene 45 minuti prima dell’orario di chiusura. Tra i prossimi appuntamenti domenica 19 gennaio, in occasione della mostra temporanea “Inconsapevoli Invasori, le specie aliene e le minacce alla biodiversità”, il museo propone un incontro con Emanuele Biggi, Mattia Nocciola e Francesco Tomasinelli, naturalisti, fotografi e co-curatori della mostra.