REDAZIONE PISA

Il nipote di D’Annunzio vate dell’etica online

E’ fondatore ed amministratore delegato della "Traent" piattaforma digitale che ha sede al casino dei Nobili in Borgo

D’Annunzio torna a Pisa ma non va a villeggiare a Marina né prende alloggio alla Casa delle Rondini a Bocca d’Arno. Federico D’Annunzio, nipote del vate Gabriele D’Annunzio, è all’Internet Festival come fondatore ed amministratore delegato della Traent, una piattaforma digitale che vola alto con una missione che ha dell’impossibile e cioè "Abbiamo un sogno: vivere in un mondo sostenibile guidato da etica, fiducia e trasparenza. La nostra piattaforma di collaborazione mira a facilitare gli scambi, proteggere i processi e la governance, misurare e visualizzare le prestazioni": dice D’annunzio. In un modo globalizzato, dove come insegna il festival, il reale si fonde col virtuale, c’è bisogno di una nuova etica? "Etica e trasparenza fanno parte dei bisogni dell’uomo da sempre ma ora c’è la tecnologia digitale che prima non c’era ed è proprio la tecnologia che globalizza i comportamenti virtuosi che vengono resi noti e visibili anche a livello globale".

#Physical, la commistione tra fisico e virtuale è il fil rouge di Internet Festival. "La persona digitale esiste. E’ un fatto. Stop. Ma la persona digitale esiste se protetta nei suoi diritti ed uno di questi è quello dei dati che semina in rete". Cosa significa? "Che se i suoi dati vengono utilizzati da altri si tratta di un vero attacco fisico. I dati hanno un valore, in economia si dà valore a ciò che è discreto e che finisce ed i dati di una persona finiscono con la stessa persona e vivono con lei". Volete lanciare un’etica, trasparenza e sostenibilità a livello globale ma ora si parla di investimenti, anche ingenti, nella criptovaluta virtuale Bitcoin creata nel 2009 da un anonimo gruppo di hacker. "Il Bitcoin nasce in un ambiente anarcoide e di blockchain. Mi spiego meglio: io dico che sono verde e lo dico a 100mila persone e come messaggio di ritorno ho che sono verde. Ecco cosa è veramente la blockchain, è una notarizzazione, un notaio digitale. Peccato che sia io a dire che sono verde e magari sono rosso. Il bitcoin così com’è, non è applicabile nella vita di tutti i giorni. Le interazioni umane hanno bisogno di una governance. Non si vive solo di valute nate in ambiente anarcoide. E questa è una delle nostre missioni e cioè dare trasparenza, verificare che le informazioni i dati siano verificati incrociando le conoscenze e la multidisciplinarietà n modo da creare fiducia. Traent vuole confrontare le informazioni, non puoi dire che tu sei qualcosa o qualcuno senza che vi siano riscontri a più livelli". La sede operativa di Traent è al Casino dei Nobili in Borgo Stretto, il palazzo storico che è stato riaperto grazie alla nuova realtà imprenditoriale che pesca a Pisa menti virtuose che escono dai suoi atenei.

Carlo Venturini