ANTONIA CASINI
Cronaca

Il nuovo questore: un ritorno a Pisa. Obiettivo? Farsi ben volere dalla città

Raffaele Gargiulo, 61 anni, nel 2010 fu dirigente Digos. Il Siulp: "Recuperare rapporto di fiducia. Dobbiamo capire i bisogni delle persone e dare tranquillità alla gente"

Il nuovo questore Raffaele Gargiulo (foto Del Punta per Valtriani)

Pisa, 7 maggio 2024 – Un ritorno. Il nuovo questore di Pisa è il dirigente superiore della polizia di Stato Raffaele Gargiulo, 61 anni, nato a Castellammare di Stabia (Napoli), laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Napoli. A Pisa venne nel 2010 come dirigente della Digos. Un avvicendamento lampo con il predecessore Sebastiano Salvo (con cui si sono sentiti e salutati, "presto ci incontreremo"), dopo i fatti del 23 febbraio, quando, durante una manifestazione pro Palestina, partì la carica della polizia.

Rimasero feriti 15 giovani (11 minorenni) e due agenti. Ma anche dopo le proteste ripetute del sindacato Siulp anche durante l’ultima festa della polizia, il 10 aprile scorso. "L’obiettivo è recuperare la fiducia. Quanto deve essere recuperato però devo ancora capirlo", spiega Gargiulo. "E’ doveroso fare il possibile, dobbiamo far sentire la gente sicura e capire i bisogni delle persone, è questa la nostra missione. E l’impegno è massimo. Domani ( oggi per chi legge ) incontrerò il procuratore. Da subito abbiamo dato massima collaborazione nelle indagini. Immagino che il fatto storico sia in fase di definizione e mi auguro che si abbiano i risultati nel più breve tempo possibile. Faremo il punto sulle proteste per il conflitto in medio oriente". Poi, sul percorso che lo ha portato a Pisa e alla domanda se abbia inciso la sua esperienza precedente a Pisa come capo della Digos, ribatte: "Non ho risposte. Inviteremo qui il capo della polizia – scherza – un’occasione per chiederglielo. Mi sono trasferito a Vibo in una settimana, a Pisa ho battuto il record, in due giorni".

Prima di giungere nella città della Torre, è stato in varie altre città. Dopo aver superato il concorso da commissario della polizia di Stato, ha lavorato per circa dieci anni alla questura di Napoli, dirigendo, tra l’altro, i commissariati distaccati di P.S. di Capri e di Pompei. Successivamente è stato chiamato a dirigere le Digos delle questure di Massa Carrara, Lucca, Trento e, appunto, Pisa. Nel 2010 è stato promosso primo dirigente e designato alla divisione anticrimine di Lucca, per poi dirigere, in seguito, i commissariati distaccati di P.S. di Carrara - dal 2013 al 2015 - e di Viareggio - dal 2015 al 2017. Dal 2017 al 2020 ha assunto le funzioni di vicario alla questura di Modena. Nell’anno del Covid, è stato promosso dirigente superiore della polizia di Stato e assegnato all’ufficio centrale ispettivo del Dipartimento della pubblica sicurezza. Nell’ottobre 2020 è stato nominato questore della provincia di Vibo Valentia e nel novembre 2022 di Latina.

Pisa nei suoi ricordi? "Una città effervescente, impegnativa. Rammento le tende che restarono in centro per giorni, un palazzo occupato. Ma questa effervescenza fa parte della città e non per forza deve essere vista in maniera negativa. Sarà cambiata e si sarà evoluta. L’obiettivo è fare bene. Cercherò di mettermi al passo nel più breve tempo possibile con quasi 34 anni di esperienza. Nel pomeriggio sarò in prefettura". In mattinata ha incontrato il sindaco Michele Conti: "E’ essenziale avere rapporti e un’interlocuzione con l’amministrazione. Ci sono tanti settori importanti, ma tengo in particolare al controllo del territorio, alla nostra presenza. C’è poi il comparto della polizia amministrativa, farò il punto. Altro punto da raggiungere: tempi brevi per i passaporti e i permessi di soggiorno". Sul crollo delle mura di Volterra: "Anche la messa in sicurezza definitiva richiederà tempo perché non si tratta di materiale da buttare, è coinvolta la sovrintendenza". E sullo stadio: "L’anno prossimo andrò a vedere Juve Stabia, la squadra del mio paese di origine, che è stata promossa in B".