"La Rocca della Verruca è un bene vincolato di grande valore storico e culturale, e bisogna tutelarlo per consegnarlo alle prossime generazioni". Parola di Nicola Gualerci, 46 anni, investitore per professione, che ha recentemente acquistato la porzione della roccaforte che ricade nel Comune di Vicopisano insieme a 118 ettari di terreno nella zona boschiva sottostante. Resta, invece, alla famiglia Conforti la parte ‘calcesana’ della fortezza. Un’operazione, quella di Gualerci, che nasce dalla volontà di preservare e tutelare il fortilizio, luogo simbolico del nostro territorio e di tutta la Toscana, che in epoca medievale fu teatro di sanguinose battaglie tra Pisa e Firenze.
"Sono sempre stato affezionato a questo luogo, che osservavo da lontano con curiosità durante le mie escursioni ai tempi universitari - continua -. In questi ultimi anni, purtroppo, tra incendi e atti di vandalismo la situazione è peggiorata tanto da esporre la Rocca al rischio di una degradazione. Ho pensato quindi di correre ai ripari, acquistandola, per preservarla e far sì che arrivi in buono stato anche alle prossime generazioni".
La nuova proprietà è stata accolta con favore dal sindaco di Vicopisano Matteo Ferrucci. "Come amministrazione comunale - ha affermato il primo cittadino - abbiamo colto la volontà, da parte del nuovo proprietario, di valorizzare e tutelare la Rocca, luogo iconico del nostro territorio al quale tutti, giovani e adulti, siamo affezionati. Aspettiamo di vedere il progetto, ma siamo contenti che ci sia qualcuno che vuole impegnarsi nel recupero di questo bene". Prima di mettere a punto il rilancio del fortilizio, ha precisato Gualerci, "la priorità sarà mettere in sicurezza tutta la zona. Per questo gli ingegneri sono già al lavoro con gli enti per pianificare gli interventi necessari". E, intanto, è partita la battaglia contro gli atti vandalici. "Ho già sporto le prime denunce. C’è chi va all’interno della Rocca e accende falò anche di quattro metri, chi lascia spazzatura di ogni genere o addirittura chi organizza eventi di motocross nei dintorni - prosegue -. Questo non è ammissibile e non solo perché la Rocca è una proprietà privata, ma perché si tratta di un bene vincolato con alle spalle secoli di storia".
Una vera e propria missione, quella che Gualerci si propone di compiere, e alla quale è stato spinto anche dalla passione per l’archeologia che da sempre lo accompagna. Risale a poco più di due anni fa, infatti, la consegna a Gualerci di un premio speciale come eccellenza pisana, frutto della collaborazione con il Comune e l’Università di Pisa nel progetto che ha visto la donazione della rivista ’Archeologia Viva’ alle scuole superiori cittadine, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza della storia e dell’archeologia tra i giovani. "Il nostro Paese ha un immenso patrimonio storico e culturale - conclude l’investitore -. Io, nel mio piccolo, cerco di fare la mia parte perché luoghi come la Rocca della Verruca siano rispettati e protetti".