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Elisa
Amato*
Le vicende legate alla pandemia hanno contribuito a porre in evidenza i limiti e i problemi del sistema scolastico e aumentato le difficoltà per coloro che sono in stato di disagio.Per affrontare questa situazione nonbastano aggiustamenti ma serve pensare a un modello di scuola in una visione integrata che tenga conto dell’incidenza sull’apprendimento e
della complessità delle situazioni.L’emergenza in atto necessita di una visione strategica al fine di affrontare le molteplici sfide per la ripresa: il futuro del nostro paese è nelle mani dei giovani che frequentano le nostre scuole e la scuola è e deve essere il luogo dove affrontare le sfide che quotidianamente ci si trova ad affrontare e per promuovere una società più giusta e più equilibrata per una migliore qualità della vita.
Il sistema scolastico deve contribuire a promuovere un migliore inserimento nel mondo del lavoro e a formare i cittadini in grado di sviluppare pensiero critico e comprensione della realtà in cui vivono. La scuola,luogo di incontro tra le generazioni, deve contribuire al
rinnovamento della società e deve essere posta nelle condizioni di essere
fucina per il domani.
Gli investimenti previsti dal Pnrr porteranno la scuola italiana a essere innovativa e sostenibile puntando su nuovi modelli educativi con
flessibilità nella organizzazione e personalizzazione negli
apprendimenti. Le scuole dovranno trasformarsi da luoghi dell’insegnamento a luoghi dell’apprendimento sempre più inclusivi con
la modernizzazione degli edifici privi di barriere architettoniche e strumentazioni tecnologiche al passo con i tempi. Attuare,quindi,e realizzare un percorso formativo e innovativo nel quale
gli studenti siano al centro del processo di apprendimento:soltanto così
potrà avvenire il rilancio e la ripartenza del paese.
*Già provveditore agli studi
di Livorno