Stop all’inerzia che da oltre un anno caratterizza il Pd pisano. E’ il senso della richiesta che tre segretari di altrettanti circoli cittadini hanno rivolto al segretario regionale Emiliano Fossi affinché rompa gli indugi e prenda una posizione netta a favore della celebrazione del congresso cittadino del partito per imboccare definitivamente il nuovo corso. Una lettera sottoscritta da Selene Montanaro -(segretaria del circolo San Marco San Giusto), Stefano Scigliano (segretario del circolo Pisa Centro) e Davide Rizza (segretario del circolo Porta a Lucca) chiede a Fossi di "porre fine all’incresciosa situazione in cui versa l’unione comunale di Pisa: da un anno a questa parte il nostro lavoro, le attività dell’opposizione consiliare, il ruolo del centrosinistra in città, sono indebolite da organismi arrivati da tempo, troppo tempo a scadenza naturale".
Secondo i tre segretari dei circoli dem "il partito ha bisogno di celebrare il suo congresso, di ritrovare quel rispetto dei principi di democrazia interna e di leale collaborazione che animano la segreteria nazionale in questa fase e mentre Conti amministra la città, noi ci ritroviamo senza alcun organizzato tentativo di costruirgli un’alternativa" ovvero, aggiungono maliziosamente, "tutto l’opposto del partito che dopo lo scorso congresso nazionale, Elly Schlein sta provando a costruire, praticando unità e cambiamento". Da qui la richiesta al segretario regionale di "fare il congresso e di farlo subito, entro il prossimo mese, rimuovendo ogni elemento ostruzionistico: crediamo sia compito del partito regionale e del suo segretario garantire la democrazia interna al partito, i diritti dei suoi iscritti, le speranze di tornare ad amministrare Pisa e la Toscana nei prossimi anni". Nel mirino dei tre esponenti dem c’è la melina messa in atto da mesi soprattutto dalla componente schleiniana del partito che non riesce a trovare la quadra su una candidatura alternativa a quella di Mario Iannella messa in campo da molti mesi dall’ala riformista. Finora l’ala sinistra del partito ha organizzato tavoli e incontri, compreso un manifesto politico ma non ha ancora indicato un possibile segretario per il dopo Andrea Ferrante, anche lui esponente della sinistra dem ma che, assicurano i bene informati, è da tempo defilato e indispettito con i suoi proprio per la dilatazione dei tempi di celebrazione del congresso. Si erano fatti 4 nomi di possibili candidati: Vladimiro Basta, Enrico Bruni, Annarita Gatto e Ilaria Fiori, ma ora in pole ci sarebbero soprattutto i primi due.