Sibilli e Masucci commessi per un giorno al Pisa Store
Pisa, 11 maggio 2021 - Già dalla prossima settimana dovrebbero iniziare i lavori che porteranno il Pisa a insediarsi, presso il suo nuovo store alle porte dell'estate, con tutto il proprio merchandising, in una posizione strategica, in via Oberdan, lì dove tifosi e curiosi affluiscono il giorno della partita. Il Pisa è destinato infatti a lasciare, nel prossimo futuro, definitivamente la Sesta Porta. Non solo lo spostamento della sede a Gagno, all'interno del centro sportivo che sorgerà, ma anche il trasferimento del Pisa Store direttamente in centro città. Da mesi infatti la società stava trattando con alcuni proprietari di fondi commerciali in centro e, dopo numerosi dialoghi, agli inizi di maggio è stato trovato l'accordo e la firma definitiva per il nuovo store, che sorgerà in Borgo Largo, sul fondo che ospitava l'ex Pasquinucci. La notizia, seppure non ancora annunciata dal Pisa, è già ufficiale, con la firma del contratto di affitto. Secondo quanto emerge da fonti vicine ai proprietari del fondo, di oltre 50 mq, il Pisa avrebbe pagato ben 6 mesi di anticipo di affitto, per assicurarsi la firma in una posizione di vantaggio in centro città. Mai prima d'ora infatti la società aveva piazzato un proprio negozio in pieno centro e sarà proprio questo il primo lavoro commissionato dalla nuova proprietà. Dopo la breve esperienza del Pisa Dream, il temporary shop che aprì nel 2019, chiuso al termine dell'anno, nei locali dell'Aeroporto Galilei, il Pisa sta per ultimare un nuovo percorso di marketing. Il nuovo store andrà ad affiancare i vari licenziatari ufficiali, ma indipendenti, non gestiti dalla società nerazzurra, come il Solo Pisa di Via Piave, che gestisce anche il punto biglietteria ex Pisa Point in Via Bianchi, per conto della società nerazzurra, o il Tifo Pisa di Fornacette. Alla fine dei lavori, quando sarà ultimato il centro sportivo, la società nerazzurra potrà contare su almeno 2 asset commerciali, in attesa di espandersi ulteriormente. Un bel calcio alla crisi in tempi di Covid-19. Michele Bufalino