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Il pluricentenario. Le 107 candeline di Luigi. Una vita nell’aeronautica

PISA Una vita da raccontare, quella del "Supercentenario" Luigi Pasqui che martedì spegnerà la bellezza di 107 candeline, traguardo che gli...

PISA Una vita da raccontare, quella del "Supercentenario" Luigi Pasqui che martedì spegnerà la bellezza di 107 candeline, traguardo che gli...

PISA Una vita da raccontare, quella del "Supercentenario" Luigi Pasqui che martedì spegnerà la bellezza di 107 candeline, traguardo che gli...

PISAUna vita da raccontare, quella del "Supercentenario" Luigi Pasqui che martedì spegnerà la bellezza di 107 candeline, traguardo che gli consente di aggiudicarsi il titolo di uomo più longevo della Toscana e il sedicesimo in Italia. Il segreto di questa lunga vita? Lo spiega il figlio Roberto: "La grande passione per il suo lavoro e l’aver vissuto una vita ricca di avventure". Pasqui, infatti, è un’icona viva della 46esima brigata aerea. Attraverso decenni di servizio, il maresciallo ha incarnato i valori di fedeltà, lealtà e dedizione. La sua lunga carriera è stata simbolo di passione per l’aviazione, perseveranza durante periodi bellici cruciali e la costante ricerca dell’eccellenza nell’espletamento dei suoi doveri. Nato ad Arezzo nel 1918 a diciotto anni Pasqui decise di dedicare la sua vita all’aeronautica arruolandosi volontariamente nella categoria montatore. Nel 1940 il trasferimento a Pisa nel 46° Stormo Bombardieri Terrestri con cui affronterà le vicissitudini della Seconda Guerra Mondiale e che "sarà per lui come una seconda famiglia" racconta il figlio. "Nonostante le numerose onorificenze ricevute da mio padre – continua Roberto – , fra cui la nomina a Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ciò che mi rende più orgoglioso è il fatto che chiunque lo incontri ricorda e ammira la sua immensa correttezza e la sua grande passione per l’Aeronautica". "Terminata la guerra si è stabilito definitivamente a Pisa" racconta ancora il figlio. Nella città della Torre nel 1953 frequentò il primo corso di introduzione al nuovo velivolo Fairchild C-119 G detto anche "Vagone Volante". A bordo di questo veicolo ha preso parte ad alcune delle missioni logistiche più importanti dell’aeronautica italiana fra cui il trasferimento in Israele del materiale di supporto per la prima visita del Papa in Terra Santa nel gennaio del 1964. Fra pochi giorni un altro grande traguardo.

Greta Ercolano