MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

"Il politicamente corretto cancella la cultura pisana"

La maggioranza ha approvato una mozione: "Qui campanelli d’allarme"

di Mario Ferrari

"La nostra è una mozione per contrastare un fenomeno che a Pisa è embrionale ma, anche dopo alcuni recenti avvenimenti, sempre più latente e che vorremmo non portasse a una deriva del politicamente corretto". Le novità americane, si sa, in Italia ci mettono un po’ ad arrivare. Ma, alla fine, arrivano. Anche a Pisa, infatti, ci sarebbero stati casi di cancel culture e per questo la maggioranza pisana ha approvato una mozione, a firma della consigliera di Fratelli d’Italia Elena Del Rosso, per scongiuare il rischio di una deriva ‘woke’ e "dei suoi pericolosi risvolti censori e liberticidi". Il fenomeno ‘woke’ e ‘cancel culture’ sono delle novità nate oltreoceano tra i giovani statunitensi che vorrebbero cancellare momenti ed elementi storici controversi (come l’abbattimento delle statue di George Washington per aver avuto degli schiavi o Cristoforo Colombo per aver ucciso nativi americani). Nonostante il fenomeno sia prettamente statunitense, secondo la consigliera Del Rosso nel territorio pisano ci sono stati dei "campanelli d’allarme".

Portando alcuni esempi, l’esponente di FdI spiega che "durante la maratona del consiglio comunale di fine anno, a sinistra sono stati presentati centinaia di emendamenti per chiedere di cambiare il linguaggio con cui erano state formulate proposte e mozioni e renderlo più inclusivo. Voler cambiare a tutti i costi - continua - il modo di esprimersi con cui tutti parlano è sintomo di una volontà che, anziché includere, separa e allontana". Portando un altro esempio, Del Rosso ha spiegato che "anche l’ambientalismo estremo, del quale abbiamo avuto casi a Pisa, è un fenomeno da attenzionare per evitare, come mette in guardia il giornalista Federico Rampini, una demonizzazione del progresso". Ma, senza andare troppo indietro nel tempo, durante la stessa seduta del consiglio comunale di lunedì ci sono stati esempi di volontà della cancel culture. "Dal capogruppo di Diritti in Comune Ciccio Auletta - aggiunge Del Rosso - sono state pronunciate parole a favore della distruzione di statue di personaggi controversi. La cultura woke è già tra noi e questi avvenimenti ci devono far riflettere perché l’ossessione del politicamente corretto e il distorto concetto di inclusività porta a derive pericolose, come la censura".

Da qui, la proposta del principale partito di maggioranza di promuovere convegni, incontri pubblici e iniziative varie che, "prevedendo la presenza di intellettuali bipartisan e dai punti di vista variegati" possano "stimolare il dibattito pubblico volto a valorizzare l’enorme patrimonio culturale che caratterizza l’Occidente, l’Europa e l’Italia mettendo in mostra la pericolosità di operazioni ideologiche di cancellazione culturale. Ci sono stati - conclude la consigliera - dei campanelli d’allarme e, prima di arrivare a cancellazioni preventive, stimoliamo i dibattiti in modo che non si perda mai l’occasione per un confronto".