‘Il popolo delle donne’

"Registi in sala" at the Arsenale in Pisa presents "Il popolo delle donne", a film by Yuri Ancarani exploring the relationship between the social empowerment of women and the increase in male sexual violence. The film, in collaboration with Non Una Di Meno Pisa and the Casa della Donna anti-violence center, features a lecture by psychotherapist Marina Valcarenghi, offering insights into the causes and solutions to violence against women. Valcarenghi's extensive research and experience in the field make for a captivating and thought-provoking film.

Appuntamenti imperdibile, questa settimana all’Arsenale di Pisa, con i “Registi in sala”. Esiste un rapporto fra la crescente affermazione sociale delle donne e l’aumento della violenza sessuale maschile? Possono le donne considerarsi un “popolo”? Da queste domande parte Il popolo delle donne, il nuovo film di Yuri Ancarani, che sarà ospite del Cineclub domani, giovedì 1 febbraio, (ore 20.30) in un evento realizzato in collaborazione con Non Una Di Meno Pisa e il Centro antiviolenza della Casa della Donna di Pisa. Il film è un’appassionata lectio magistralis sul tema, in cui la psicoterapeuta Marina Valcarenghi analizza il fenomeno alla luce della sua lunga ricerca sul campo. Perché la violenza sulle donne è così diffusa? Cosa sta succedendo? Cosa possiamo fare? Dopo molti anni dedicati a osservare e studiare la mente di uomini che hanno inflitto violenza e donne che l’hanno subita, Valcarenghi ci regala una sintesi che tiene incollati allo schermo, appassiona, apre percorsi. Siamo a Milano, Università Statale degli Studi. Nel giardino del cortile della Legnaia, seduta dietro una cattedra collocata sul prato, che si fa teatro pubblico, la psicanalista Marina Valcarenghi offre una dissertazione sulle cause della violenza sulle donne e le possibilità di contrastarla. Laureata in giurisprudenza, giornalista, fondatrice di VIOLA, associazione per lo studio e la psicoterapia della violenza e di una scuola psicoterapeutica, la dottoressa è stata la prima psichiatra italiana a lavorare in carcere con detenuti in isolamento per omicidio, stupro e pedofilia, documentati nei saggi “Ho paura di me - Il comportamento sessuale violento e L’insicurezza. La paura di vivere nel nostro tempo”.