Il report sugli stipendi in provincia. Le retribuzioni sono in aumento ma i pisani restano a metà classifica

Secondo i dati dell’Osservatorio JobPricing siamo settimi in Toscana e 52esimi a livello nazionale. Il salario medio annuo è al di sotto dei 30mila euro, nonostante il trend sia risultato in crescita.

Il report sugli stipendi in provincia. Le retribuzioni sono in aumento ma i pisani restano a metà classifica

Siamo molto distanti dalla parte alta della classifica che vede al comando la Lombardia con 34.033 euro lordi

Crescono gli stipendi in provincia di Pisa. E’ quanto emerge dal report 2024 dell’Osservatorio JobPricing che analizza le differenze retributive tra le varie regioni e province italiane: Pisa recupera tre posizioni rispetto alla classifica 2023 passando dal 55° al 52° posto con una retribuzione media annua di 29.694 euro contro i 28.921 dello scorso anno.

Un dato inferiore alla media nazionale (31.441 euro lordi), che colloca la nostra provincia più o meno a metà della ’seconda fascia’ comprendente le province dal 37° al 72° posto. Per quanto riguarda, invece, il piazzamento in Toscana, nonostante il trend di crescita, Pisa figura nella parte bassa della classifica (settima), al di sotto della media regionale che si attesta a 30.643 euro. La scheda toscana vede sul podio Firenze, Lucca e Siena con quest’ultima che ha registrato un balzo in avanti di ben 10 posizioni rispetto al 2023. E’ andata peggio ai pisani, nonostante proprio la nostra provincia sia, dopo Siena, quella che ha registrato il maggior tasso di inflazione nell’ultimo anno, pari all’1,6% secondo la rilevazione Istat di giugno. Siamo molto distanti dalla parte alta della classifica che vede al comando la Lombardia con 34.033 euro lordi, ma gli stipendi pisani sono nettamente superiori a quelli delle regioni meridionali con la Basilicata a fare da fanalino di coda con 26.664 euro lordi all’anno. In ogni caso, un dato incoraggiante per la provincia di Pisa è il trend positivo in linea con il dato registrato a livello nazionale a confermare una ripresa dopo la stagnazione degli stipendi che ha caratterizzato gli anni pandemici. Ma come viene elaborata la classifica? L’indagine, che offre un quadro dettagliato delle disparità salariali sul territorio italiano, prende come riferimento esclusivamente la retribuzione annua lorda. Le province sono suddivise in tre ’fasce’ (si va dal primo al 36° posto, la seconda contiene dal 37° al 72° posto, la terza dal 73° al 107° posto) e viene dedicata poi una scheda a ogni regione, contenente le Rga (Retribuzioni globali annue) medie complessive per ogni provincia, l’indice rispetto alla media regionale e la posizione nella graduatoria totale.

Stefania Tavella