di Ilenia Pistolesi
Un restauro tanto complesso quanto delicato che metterà ai raggi X il capolavoro di Rosso Fiorentino, “La Deposizione dalla Croce“ realizzata nel 1521, e ora finita nelle sapienti mani di un team di restauratori grazie alla donazione della Fondazione Friends of Florence. Ne parliamo con Daniele Rossi, restauratore dell’opera che ha segnato in maniera indelebile la storia dell’arte fino ai nostri tempi.
Rossi, il cantiere è già stato allestito?
"Sì, l’opera è stata tolta dalla sua posizione originaria e stiamo lavorando nel luogo in cui è conservata, nella sala della pinacoteca".
Quali sono gli esami che verranno effettuati?
"Fotografie, radiologie: la Deposizione, in questo momento, è come un paziente che si prepara ad entrare in sala operatoria. Lo screening scientifico serve ad individuare le sofferenze e a scoprire, attraverso raggi X e esami sui pigmenti, come è stata dipinta l’opera, partendo dal disegno".
A distanza di 500 anni la Deposizione nasconde ancora i suoi misteri.
"Le analisi sui pigmenti, sui colori, serviranno a capire non solo cosa utilizzò l’artista come legante, ma anche il tipo stesso di colori, che erano polveri".
Qual è la parte maggiormente sofferente?
"Abbiamo già esaminato, grazie all’esperto di supporti lignei Roberto Buda, il retro dell’opera, la struttura lignea per intenderci. Parliamo di un dipinto su tavola, con cinque assi di pioppo legate, di 5 cm di spessore, e che unite fra di loro formano questa grande pala d’altare. Il legno è in sofferenza e sono evidenti i segni di vecchi restauri, forse compiuti attorno agli anni ’70, non più idonei alla conservazione. Vi sono traverse in alluminio che spingono sul colore: se la parte strutturale è in sofferenza, di conseguenza lo è anche la parte pittorica".
A proposito, quali saranno gli interventi sulla pittura?
"Abbiamo evidenziato micro cadute e parziali sollevamenti di colore. Anche in questo caso vi sono vecchi restauri, come stuccature fra assi, che andranno rimossi. Faremo una pulitura soft".
I lavori in corso sono visibili da una vetrata: quanto durerà il cantiere?
"Il cantiere non sarà breve e durerà circa un anno. Invece, entrodicembre, saremo in grado di fornire risultati avanzati e di rimettere l’opera in posizione frontale, anche per festeggiare la ricorrenza dei 500 anni dalla sua realizzazione. Poi andremo avanti con ripulitura, risanamento e consolidamento".