
L’acqua può far paura ma è un bene essenziale per la vita
Un territorio si definisce a rischio idrogeologico quando la probabilità che si verifichino alluvioni è alta. La città di Pisa è soggetta ad alluvioni perché il suo territorio era originariamente paludoso, trovandosi in gran parte al livello, o sotto il livello, del mare. Proprio pochi giorni fa l’Arno ha causato molta preoccupazione, avendo raggiunto il limite di guardia a causa di un’intensa fase il maltempo. Con questo rischio la nostra città fa i conti da sempre, ma il cambiamento climatico, che causa con maggiore frequenza eventi meteorologici estremi, porta nuove sfide nei territori bonificati.
Per saperne di più abbiamo chiesto agli esperti: il 20 marzo scorso ci hanno raggiunto in classe Maurizio Ventavoli, presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno, e l’ing. Paola Mariani, responsabile della zona pisana. Il Consorzio di Bonifica è un Ente Pubblico Economico che ha come obiettivo la difesa idraulica, lo scolo delle acque, la salvaguardia dell’ambiente e l’irrigazione. Le sue attività vertono su quattro aspetti che si sono rivelati essenziali per impedire l’alluvione che alcuni giorni fa abbiamo rischiato: la gestione e la manutenzione del reticolo idrografico, la gestione degli impianti idrovori, i servizi di urgenza legati alla piena e la progettazione e realizzazione di nuove opere idrauliche e di bonifica. L’attività di pulizia di fiumi e fossi, con il taglio della vegetazione, e la manutenzione dei canali, con il rispristino delle sponde, sono lavori ordinari ma fondamentali per consentire il giusto deflusso delle acque verso il mare in ogni momento dell’anno. Essenziale nelle fasi di maltempo è, invece, l’azione degli impianti idrovori, grandi “cannucce” che risucchiano, attraverso un sollevamento meccanico, l’acqua in eccesso dai terreni sottomessi e la contengono in enormi casse d’espansione, prima di riversarla nei canali artificiali creati per lo scorrimento controllato. Coinvolti in modo diretto nella gestione dell’urgenza che ha riguardato recentemente il fiume Arno, i tecnici del consorzio sono sempre a lavoro per la realizzazione di quelle opere che in futuro saranno essenziali per salvaguardare il nostro territorio dai rischi dovuti al cambiamento climatico. Una di queste riguarda la messa in sicurezza della zona dell’ospedale di Cisanello: un’opera progettata da diversi anni che aspetta d’essere realizzata dal Consorzio e che prevede una spesa molto elevata ma che può evitare l’allagamento della struttura con danni ben più costosi.