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La pietra è tombale, perché dell’avvio di una terapia intensiva al Santa Maria Maddalena non se ne parla, né nell’immediato né nel futuro che si spalancherà. Quel che invece arriverà è una postazione di terapia sub-intensiva, almeno stando a quanto riferito ai microfoni di ‘Striscia La Notizia’ dal dottor Francesco Bellomo, direttore dello staff sanitario della Asl Toscana Nord Ovest. Il tg satirico e la sua inviata Chiara Squaglia tornano dunque a Volterra dopo la puntata andata in onda a metà aprile, incentrata sulla mancanza di un reparto di terapia intensiva-rianimazione al presidio ospedaliero cittadino. Anche in quell’occasione, la Asl non era retrocessa di un millimetro ed aveva annunciato l’avvio di un reparto di 20 posti letto di cure intermedie. L’inviata, nella puntata andata in onda due sere fa, pungola sulle promesse strappate riguardo le cure intermedie: intanto, per correttezza, è bene ricordare che sono partiti i cantieri che andranno completamente a ridisegnare l’architettura del Santa Maria Maddalena. Dunque, le cure intermedie fanno parte di un disegno molto più articolato che cambierà totalmente la geografia sanitaria dell’ospedale. Ed in questa cornice, i cui contorni non si realizzano dal giorno alla notte, rientra, a quanto appreso, anche l’avvio di una sub-intensiva, oltre alla realizzazione di quattro posti letto di osservazione breve al pronto soccorso. "Pensiamo di potenziare tutta la linea chirurgica, con più interventi – il dottor Bellomo – e potenzieremo anche il pronto soccorso con postazioni di terapia sub-intensiva". L’annuncio risuona come il raggiungimento di una sorta di compromesso fra le richieste pressanti arrivate nei mesi passati per la realizzazione dell’intensiva (anche sull’onda dell’emergenza epidemiologica) e la realtà dei fatti, ovvero che il progetto di portare avanti un mini reparto di rianimazione non è mai rientrato nei piani della Asl. Il nucleo di terapia sub-intensiva, con tutta probabilità, sarà attivo da metà novembre.
Ile.Pis.