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Il sindaco Conti diventa ‘ministro’ dell’agricoltura

La nomina in occasione della 41esima assemblea nazionale dell’Anci a Torino. È uno dei tre toscani inseriti nel governo dell’associazione dei Comuni italiani.

Il sindaco Conti diventa ‘ministro’ dell’agricoltura

Il sindaco Michele Conti con i colleghi Mario Ferrari e. Alessandro Tomasi

di Gabriele Masiero

PISA

Il sindaco Michele Conti è il nuovo "ministro" dell’agricoltura, della sovranità alimentare e della promozione delle tipicità di Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani. La nomina è arrivata in occasione della 41/a assemblea annuale dell’associazione in corso a Torino direttamente dal nuovo presidente Gaeatano Manfredi, sindaco di Napoli. Conti è uno dei tre toscani inseriti nel "governo dell’associazione, insieme al sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente, e alla sindaca fiorentina, Sara Funaro, che avrà la delega alle politiche abitative, casa e arredo urbano. Per il sindaco pisano la delega all’agricoltura è anche un riconoscimento delle sue competenze professionali: agronomo laureato a Pisa e iscritto all’ordine degli agronomi, nel 1996 ha iniziato la sua carriera professionale all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, passando prima dalla sezione di Grosseto per poi approdare a quella di Pisa. Già direttore del consorzio agrario di Pisa, è dirigente del Consorzio del Tirreno, oggi Consorzi Agrari d’Italia.

"Questa nomina - ha detto - mi rende particolarmente orgoglioso perché nella delega trovano il punto di incontro il mio impegno nelle istituzioni e il mio percorso professionale da agronomo". Ma è sul piano politico che Conti è pronto a mettere al servizio dei Comuni italiani la sua competenza e la sua esperienza nelle istituzioni: "L’agricoltura italiana - ha aggiunto - svolge un ruolo di primaria importanza per la crescita economica del nostro Paese, ma è un settore strategico, e lo dico da sindaco, per il presidio del territorio. Le aree interne, le aree collinari, i territori sono a rischio spopolamento e la tendenza degli ultimi anni è spostarsi sempre di più verso le città. Gli enti locali da un lato e il settore agricolo dall’altro possono fare molto per far sì che le persone possano trovare futuro e qualità della vita su tutto il territorio nazionale, anche nei territori più in difficoltà o meno dotati di infrastrutture".

Poi c’è il tema ambientale, tutt’altro che secondario: "L’agricoltura - ha osservato Conti - è anche un baluardo se si pensa al grande tema del cambiamento climatico, della sicurezza del territorio, della gestione della risorsa acqua, lo sanno bene i sindaci di tutta Italia. La crescita del settore agricolo, conferma le enormi potenzialità dell’agricoltura e dei nostri imprenditori, che danno luogo a prodotti tipici che sono il simbolo dell’Italia nel mondo". Ma per fare il salto di qualità, ha concluso, "va sviluppato ancora di più il tema del trasferimento tecnologico nel settore primario: lo dico da sindaco di una città di saperi che ha una grande ateneo, due scuole di eccellenza e tanti centri di ricerca che da anni affrontano queste tematiche e preparano tanti giovani dotandoli di competenze indispensabili per il settore".