Il sogno di Francesco: "A settembre salirò sulla Torre Pendente"

Piazza del Duomo "sempre più aperta e accessibile"

Il sogno di Francesco: "A settembre salirò sulla Torre Pendente"

Piazza del Duomo "sempre più aperta e accessibile"

di Ilaria Vallerini

PISA

Quasi trecento gradini fino alla cella campanaria. Sarà una staffetta di pisani doc ad accompagnare Francesco Michelotti, Franceschino per gli amici, sulla Torre di Pisa. Passo dopo passo, come il percorso verso l’accessibilità dei monumenti della piazza dei Miracoli per persone con disabilità, un processo in continua evoluzione e di cui l’Opera della Primaziale si fa promotrice. L’Opa organizza infatti regolarmente visite specifiche sul campanile che fa parte del sito Unesco.

Il prossimo 10 settembre alle 8 Franceschino, che è presidente dell’associazione ‘Vai oltre a ciò che vedi’ e un grande maratoneta, lascerà a terra la sua sedia a rotelle per coronare il sogno di salire per la prima volta sulla torre campanaria più famosa al mondo. E Michelotti non è il primo e non sarà neanche l’ultimo. "Ci siamo impegnati per rendere il nostro sito aperto, accogliente e inclusivo e la città ha risposto in modo positivo", dice il presidente dell’Opa, Andrea Maestrelli.

La "musa" ispiratrice è la piccola Margherita che, sulle spalle di papà Junio, raggiunse la cima del campanile nel settembre del 2022. Ora Junio Cristiano Caselli, in un simbolico passaggio di testimone, è tra i fautori di questa giornata speciale per Franceschino. "Matteo (nel suo Vangelo, ndr) scrive che ‘la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo’. Questa è una frase che a mia figlia è piaciuta molto. Le piace sentirsi pietra d’angolo e apripista", perché – aveva detto al tempo Caselli – "le barriere architettoniche, con il giusto contesto, possono essere superate".

Anche se manca ancora più di un mese alla data prestabilita, l’emozione si fa già sentire: "Da pisano è tanta roba", esclama Francesco al telefono con La Nazione. "Finalmente potrò vedere la mia Pisa dall’alto" afferma ringraziando "tutte le persone che stanno rendendo possibile questa giornata, compresa l’Opera della Primaziale (Opa)". Poi rinnova un importante messaggio: "Continuare a promuovere soluzioni per rendere accessibili a tutti i siti di interesse non solo a Pisa, ma anche in altre città". Ma, quindi, cosa aspettarsi dalla giornata del 10 settembre? Andrea Bertolini, amico di Michelotti, anticipa le modalità di salita e discesa dalla Torre. "La Misericordia di Pisa – spiega – metterà a disposizione di Francesco una portantina, un ausilio medicale utilizzato per servizi di trasporto sanitario o servizi di emergenza-urgenza. Nelle piccole aperture presenti in ciascun anello della Torre, una decina tra amici e volontari, ai quali si uniranno probabilmente alcuni volti noti del Gioco del Ponte, si daranno il cambio mettendo in scena una vera e propria staffetta – racconta – per far raggiungere a Francesco la sommità del campanile e successivamente per la discesa".

"Una modalità che potrebbe fare scuola anche per il futuro", evidenzia il papà di Margherita. Nel 2022, Francesco portò il suo messaggio di inclusione addirittura nella Grande Mela quando, insieme all’amico e atleta Federico Mataresi, fu scelto per partecipare alla maratona di New York nella modalità atleta spingitore e partecipante in carrozzina. Per la coppia di atleti pisani si è trattato di una partecipazione straordinaria, considerato che l’organizzazione della maratona ammette per ogni edizione solo 5 partecipanti in questa modalità.