
Fabrizio Bartelloni
Pisa, 27 marzo 2025 – È in programma per il pomeriggio di sabato 29 marzo la presentazione di “Il suono di una goccia”, opera prima dell’autore romano Michele Porcelli e ultima uscita della collana Cattive strade, curata dall’avvocato e scrittore pisano Fabrizio Bartelloni per MdS Editore.
Fedele al tema portante della collana di cui fa parte, ossia la poetica e l’universo al di fuori dei recinti delle convenzioni di Fabrizio De André, il libro di Porcelli non è soltanto una storia avvincente e ricca di colpi di scena, in cui si susseguono duelli, fughe, omicidi, passioni vissute e negate, ma anche, e forse soprattutto, un viaggio iniziatico negli abissi dell’animo umano, in quei territori al confine tra il regno dell’istinto e quello della ragione dove risiedono le pulsioni primordiali, i meccanismi inconsci di azione e rimozione e dunque le ragioni ultime dell’agire umano. Si tratta di un ‘romanzo di eternità’, come si legge nella nota introduttiva al testo scritta dal curatore, sospeso in una bolla spazio-temporale dai confini al contempo precisi e indefiniti.
Siamo in un Paese del centro Europa, nei territori di quello che fu l’Impero austro-ungarico, ma non sappiamo di preciso dove, e ci troviamo con altrettanta certezza nel 19° secolo, ma è vano ogni tentativo di individuare l’anno o anche solo il decennio in cui si svolge l’azione. Eppure quello di Porcelli è in ogni caso un testo di straordinaria attualità, perché l’autore porta sulla ribalta delle sue pagine temi eterni e universali: la dialettica tra sorte e libero arbitrio, l’eterno duello tra eros e thanatos, il dibattersi dell’essere umano tra istinto e introspezione, passione e contemplazione.
Si respira un compenetrarsi di spiritualità e di tragico e implacabile materialismo nel lavoro di Porcelli, un duellare, alla maniera del suo protagonista, tra fisica e metafisica, con l’obiettivo di trovare una risposta al "mistero dell’esistenza, di riconoscere il ruolo della sorte, compresa quella di nascere affetti dall’inquietudine, di disintegrare il castello di carte di chiunque ricerchi l’assoluto in una distinzione manichea tra bene e male, tra giusto e sbagliato".
Un romanzo, insomma, al tempo stesso complesso e seducente che non potrà lasciare indifferente chiunque s’attenti alla lettura. L’autore, per la prima volta nella nostra città, incontrerà i lettori e presenterà il suo libro, discutendone con Fabrizio Bartelloni, anche editor del testo e con lo psichiatra e scrittore Giuseppe Quaranta (La sindrome di Raebenson, Atlantide 2024), sabato alle 18:30 presso la sede di Soul Wine in piazza S. Sepolcro, dove chi vorrà potrà anche degustare i vini proposti al calice dal sommelier Marco Chetoni.