San Giuliano Terme (Pisa), 16 marzo 2024 - Nel contesto politico attuale, caratterizzato da tensioni e conflitti sempre più evidenti, emerge la voce decisa di Ilaria Boggi, candidata sindaco di San Giuliano Terme per il centro destra, che interviene con fermezza contro le minacce e le discriminazioni, sia fisiche che digitali, che stanno permeando il dibattito pubblico. "In questi giorni assistiamo a tutta una serie di manifestazioni di violenza, per fortuna non agita fisicamente, che colpisce esponenti politici di varie tendenze. Anche a Pisa e in provincia sono all'ordine del giorno minacce di morte, insulti via social, scritte offensive sui muri", dichiara Boggi, sottolineando la gravità di tali fenomeni. La candidata sindaco esprime la sua massima solidarietà a coloro che subiscono atti intimidatori, siano essi vicini o lontani da lei, ribadendo l'importanza di non considerare tali episodi come marginale. "Sta tornando, e lo ha ben evidenziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un clima di intolleranza che deve essere, per citare le sue parole, 'bandito'", continua Boggi, richiamando l'attenzione sul pericolo di un ritorno a comportamenti discriminatori e violenti. Boggi enfatizza l'importanza dei pilastri della convivenza civile, sottolineando che tutti hanno il diritto di manifestare le proprie idee in maniera critica, ma che nessuno può arrogarsi il diritto di impedire agli altri di esprimersi o di stabilire chi è "degno" di farlo. "Queste cose basilari oggi vanno evidentemente ribadite perché non sono scontate come pensavamo. E nessun evento internazionale o nessuna tensione sociale può essere la scusa per prevaricare gli altri", conclude la Boggi. Le dichiarazioni della candidata sindaco Boggi assumono un significato importante in un momento in cui l'incivilimento del dibattito pubblico e la diffusione dell'odio online stanno diventando sempre più preoccupanti. Il suo appello a bandire ogni forma di intolleranza richiama l'attenzione su una necessità fondamentale per la tutela della democrazia e della convivenza civile.
Michele Bufalino