
Un operaio impegnato in un cantiere (foto d’archivio)
Pisa, 26 febbraio 2025 – Pisa non è un paese per giovani... imprenditori. Secondo i dati della Camera di Commercio infatti le imprese del nostro territorio che hanno al vertice una persona con meno di 35 anni sono in diminuzione. Parlando di numeri, a Pisa sono risultate 2.973 e hanno avuto una diminuzione di 85 unità (-1,8%) e l’incidenza sul totale stabile al 7,2%: valore lievemente superiore a quello regionale, ma inferiore alla media nazionale (8,3%). La maggiore presenza di imprese under 35 si è rilevata nel commercio (770 unità), in calo del 3,9%, e nei servizi alle imprese (612 unità) che invece sono cresciuti del 2,3%, nonostante la contrazione dell’11,6% che ha interessato i giardinieri. Note negative anche per l’industria (-5,6%), penalizzata dai dati dell’attività conciaria (-9,4%), per l’agricoltura (-6,4%) e per le costruzioni (-1,2%).
Nel turismo, le attività di alloggio e ristorazione sono diminuite del 4,3%, con i bar a -11% e i ristoranti a -4,3%. Sul territorio, la contrazione ha interessato tutte le aree e risulta omogenea l’incidenza delle giovanili sul totale delle imprese pisane che si attesta tra il 7% della Val d’Era e il 7,8% della Val di Cecina. Riguardo la divisione del territorio, il più elevato numero di imprese guidate da giovani si riscontra nell’Area Pisana, dove al 31 dicembre 2024 risultano registrate 1.207 attività, pari al 41% del totale provinciale, un valore in calo del -2,2% nell’ultimo anno che attesta al 7,4% la relativa incidenza sul complesso imprenditoriale dell’area.
Seguono la Valdera con 857 imprese, in calo dell’1,3% e con un’incidenza giovanile al 7%, e il Valdarno Inferiore con 645 imprese, in flessione di 7 unità (-1,1%) per un’incidenza under 35 al 7,1% delle imprese totali. In Val di Cecina si rilevano valori numericamente inferiori (264 unità), in diminuzione in termini assoluti di 10 imprese (-3,6%) nell’anno, ma con l’incidenza giovanile più elevata (7,8%) della provincia.
Il problema dipende non solo dalla difficoltà di fare impresa ma anche dalla diminuzione della popolazione giovane, che secondo i dati Istat su residenti che hanno tra i 18 ed i 34 anni, è calata del -3,5% (la media nazionale è dello -0,6%). Nello stesso periodo, invece, la diminuzione delle imprese giovanili registrate ha raggiunto il 36%, con un tasso di imprenditorialità giovanile che è sceso dal 6,4% del 2014 al 4,2% del 2024. Ciononostante, il saldo tra nascita e mortalità delle imprese giovanili nell’ultimo decennio è sempre risultato positivo anche a Pisa, a conferma del contributo che le imprese giovanili hanno continuato ad assicurare nel tempo al sistema produttivo di tutto il territorio.
"I dati mostrano che la diminuzione delle imprese under 35 avviene a un ritmo più veloce rispetto al calo della popolazione giovanile, portando a una riduzione del tasso di imprenditorialità di questa specifica componente del tessuto economico – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest –. Consapevoli di questa situazione, è fondamentale non solo affrontare le dinamiche demografiche, sulle quali è però possibile intervenire con più difficoltà nel breve periodo, ma soprattutto fornire un adeguato sostegno finanziario, formativo e informativo all’imprenditoria giovanile. Investire sui giovani imprenditori è cruciale per stimolare l’innovazione, la crescita e il dinamismo del territorio".