Quando nel 1974 vinse un concorso per disc-jockey per Radio Montecarlo superando oltre trecento concorrenti arrivati da tutta Italia non si immaginava che la sua vita mutasse così repentinamente. Una vita scandita fino a quel momento da ritmi sempre uguali, imposti dalla vita a Tirrenia e dai viaggi giornalieri a Livorno dove frequentava l’Itc Vespucci. Per Claudio Sottili era cambiato il mondo e da quel concorso vinto nacque l’avventura con la prima radio privata della storia che in questi giorni compie 55 anni che per un emittente non sono uno scherzo. Specialmente se si tratta di una Radio Monte Carlo che va oltre il tempo, i cambiamenti, le mode. Attualissima anche quando celebra un compleanno importante. E in questa storia Claudio Sottili avrà una parte attiva nei festeggiamenti. La celebrazione prevede per oggi, 6 marzo, 12 ore no-stop in diretta in compagnia dei conduttori di oggi ma anche di quelli che ne hanno caratterizzato la vita e Claudio Sottili è uno di questi. Torneranno in onda per l’occasione Luisella Berrino e Awanagana, due delle voci più importanti e rappresentative della storia della radiofonia italiana. Con loro oltre quaranta conduttori che hanno condiviso nel corso degli anni, e molti continuano a farlo, momenti importanti ed emozioni irripetibili: tra loro oltre a Claudio Sottili, anche Ettore Andenna, Nick the Nightfly, Kay Rush, Federico l’Olandese volante, Monica Sala, Max Venegoni, Rosaria Renna e molti altri.
Claudio Sottili è felice per questo appuntamento. "E’ bello ritrovarsi e spesso io stesso sono artefice di cicliche reunion. Sabato si celebrerà un’avventura che ha cambiato la vita di tutti noi. Io da speaker di provincia mi trovai catapultato in una realtà meravigliosa che ha divertito
la gente con prodotti radiofonici di grande qualità". La passione per l’intrattenimento Claudio l’ha coltivata sin da giovanissimo. E’ stato uno degli intrattenitori del Litorale pisano e in particolare negli anni 70 e ’80 del Tennis Club Il Caminetto, all’epoca un mito. "E’ vero – dice Sottili - i primi passi li ho mossi proprio al Caminetto e al vicino Bagno Mary. Ma fu il patron del Caminetto Roberto Trebbi, era il 1970, a darmi la grande opportunità una sera che in cartellone c’era la Vanoni. Io facevo l’imitatore, ma nell’occasione salii sul palco per dire: signore e signori, ecco a voi Ornella Vanoni. Avevo 17 anni. Nel ’73 tramite amici conobbi Ettore Andenna, che era a Radio Monte Carlo ed era già famoso. Mi presentò al patron monegasco Noel Cutisson: ricordo che quando me lo trovai davanti lo scambiai per Alfred Hitchcock tanto gli assomigliava. Feci il provino e da lì è iniziata l’avventura".
Enrico Salvadori
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