SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

In un caso su due. Assunzioni, il lavoro c’è ma non chi lo svolge: "Una vera piaga"

Fra giovani che non vi sono (perché sono troppo pochi) e mancata preparazione in termini di conoscenze e competenze. Pieragnoli (Confcommercio): "Continue difficoltà di reperimento".

Il lavoro c’è, ma non si trova chi lo svolga in almeno un’occasione su due. E’ una fotografia, per certi versi davvero stupefacente, quella che scatta Confcommercio Pisa. Andiamo con ordine e riavvolgiamo il nastro. Secondo il bollettino Excelsior di Unioncamere, il 23% delle imprese pisane prevede di assumere personale proprio in queste settimane (ovvero nel primo trimestre del 2024) per un totale che sfiora le 9.500 unità.

"Numeri destinati a crescere con l’approssimarsi della stagione estiva, con pubblici esercizi, stabilimenti balneari, negozi e strutture ricettive in cerca di personale da aprile a ottobre – conferma il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli –. Tra le figure più ricercate ci sono addetti nelle attività di ristorazione (cuochi, camerieri, barman, banconisti), addetti alle vendite, receptionist, commessi, autisti, responsabili d’azienda e addetti alla logistica, consulenti assicurativi, finanziari e previdenziali, tecnici delle telecomunicazioni e operai specializzati, in un contesto che vede il mismatch tra domanda e offerta di lavoro su livelli ancora molto elevati in entrambi i territori".

Ed ecco qui il dato che più di ogni altro fa riflettere. "Le imprese pisane – aggiunge Pieragnoli – dichiarano difficoltà di reperimento per il 55% delle assunzioni previste nel trimestre gennaio- marzo 2024". Tra le principali cause dello scollamento tra domanda e offerta di lavoro si confermano il ridotto numero di candidati (35%), dovuto anche alla diminuzione della popolazione giovanile, e la non rispondente preparazione in termini di conoscenze e competenze (17%).

Nella provincia di Pisa la richiesta è di quasi 5.500 lavoratori per il comparto dei servizi, di cui 820 addetti soltanto per le attività di ristorazione. Numeri che ricalcano l’andamento nazionale: secondo le stime Fipe-Confcommercio saranno 172.440 le assunzioni previste nella ristorazione tra febbraio e aprile di quest’anno, il 13% in più rispetto allo stesso trimestre del 2023, mentre allargando lo sguardo all’intero settore del turismo, ci sarà bisogno di 246.270 addetti nel periodo preso in considerazione.

In testa tra le figure professionali più ricercate si confermano i camerieri, con oltre 65mila profili nel trimestre (febbraio-aprile), oltre ai cuochi, con 41.720 assunzioni previste e i baristi con oltre 23.900 posti da coprire. "Come Confcommercio – continua Pieragnoli – ci impegniamo ogni giorno per ridurre questo drammatico gap tra domanda e offerta di lavoro, con i servizi della nostra agenzia formativa, quelli della nostra agenzia per il lavoro e l’organizzazione di open day dedicati, come l’ultimo Talent Day, collaborando a stretto contatto con gli Enti bilaterali".