GABRIELE NUTI
Cronaca

Domenica di paura: brucia il Monte Pisano come cinque anni fa. Stavolta trema Buti

In cenere il bosco in località Quadonica, a due passi dal paese. Fiamme spinte dal vento, in azione tre elicotteri e due canadair

L’alta colonna di fumo

L’alta colonna di fumo

Buti (Pisa), 25 settembre 2023 – Un incubo che ha rischiato di ripetersi esattamente lo stesso giorno. Cinque anni dopo. Era il 24 settembre del 2018 quando le fiamme cominciarono a divorare ettari ed ettari di vegetazione del Monte Serra. Allora il rogo aveva interessato principalmente il versante di Calci. Ieri poco prima delle 12,30 il fumo ha cominciato ad alzarsi dal bosco di Quadonica, un’area appena fuori dall’abitato di Buti. Il vento da terra verso il mare è stato un continuo e incessante carburante per le fiamme. Le prime ore sono state particolarmente difficili per le squadre dell’antincendio arrivate da mezza Toscana.

Squadre di vigili del fuoco dal comando di Pisa e dai vari distaccamenti hanno coordinato le operazioni a terra, soprattutto per garantire la sicurezza di alcune abitazioni, portate avanti con una ventina di squadre di volontari. Dall’alto quattro elicotteri e due Canadair hanno scaricato centinaia di migliaia di litri di acqua sui vari focolai, rallentando il fronte di fuoco sull’intero crinale. Le fiamme hanno interessato un’area boschiva di una ventina di ettari, composta prevalentemente da pini.

Gli alberi e la vegetazione secca e le forti raffiche di vento hanno reso particolarmente difficili le operazioni di spegnimento nelle prime ore. Poi l’implemento delle squadre in volo ha fato sì che in poco tempo l’emergenza diventasse meno preoccupante. A seguire la situazione sin da subito la vicesindaca Francesca Di Bella con gli assessori Matteo Parenti, Maurizio Matteoli e Federico Picardi. La sindaca Arianna Buti si trova all’estero, ma ha seguito praticamente passo dopo passo via telefono tutto l’evolversi dei vari interventi. "La pista, in termine tecnico cessa, parafuoco sistemata e ripristinata alcuni anni fa grazie a un finanziamento regionale – spiega l’assessore Parenti – ha bloccato l’avanzare del rogo. E’ stata provvidenziale. Anche da lontano si è visto bene che il fuoco, al momento del raggiungimento della cessa, non ha avuto modo di andare avanti e di avanzare sul versante opposto del monte".

Le cause dell’incendio sono al vaglio di carabinieri e vigili del fuoco. Sicuramente le fiamme sono divampate dalla parte bassa di Quadonia, poco sopra il centro storico di Buti. Ma cosa le abbia scatenato – se ci sia o meno la mano di qualche piromane – non è ancora possibile dirlo. Desta sospetti il fatto che pochi giorni fa, più o meno nella stessa zona, le fiamme si erano già viste. Gli accertamenti sono già iniziati, ma ieri la priorità è stata spengere le fiamme e tenere il rogo lontano dalle abitazioni che si trovano nella zona di Quadonia. Non c’è stato bisogno di evacuare i residenti, anche se tra mezzogiorno e mezzo e metà pomeriggio, durante le più complicate operazioni di spegnimento, gli abitanti sono stati tenuti in preallerta.

Che la situazione a un certo punto fosse particolarmente complicata lo si è capito quando è stata "attivata la procedura del coordinamento assistito che prevede impiego di più figure specializzate in supporto al direttore operazioni". Alle 18.47 l’emergenza è rientrata. "Al momento sull’incendio operano 3 elicotteri dell’antincendio boschivo della Regione Toscana e due Canadair della flotta nazionale dei vigili del fuoco – hanno comunicato con una nota dal comando provinciale dei pompieri – Incendio sotto controllo". Per tutta la notte l’area rimane presidiata dai volontari.