Pisa, 27 settembre 2018 - Ancora aperto il fronte del fuoco sul Monte Serra, devastato da giorni da un vasto incendio. Nella zona di Lugnano, nel comune di Vicopisano c'è stata una ripresa del rogo sul crinale sopra la località Noce e le fiamme sono alte e ben visibili anche a grande distanza. Sul posto stanno già operando le squadre dei vigili del fuoco e i volontari della protezione: sono stati attivati i mezzi aerei per un rapido intervento. Sul resto del monte, sul territorio del comune di Calci, il rogo è praticamente spento
La procura intanto procede con la sua inchiesta per incendio doloso. Il fascicolo è sempre contro ignoti, nessuna pista è trascurata. Sono state acquisite immagini dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona ma, secondo quanto si apprende, al momento non darebbero contributi decisivi. Il comandante provinciale dei carabinieri, Nicola Bellafante, ha precisato che «non esiste una lista di sospettati: raccogliamo informazioni e facciamo domande senza tralasciare alcuna ipotesi. Al momento non ci sono particolari sospetti su qualcuno».
Il 'giorno dopo' è il momento della conta dei danni, ancora molto parziale: a Montemagno, frazione di Calci sopra la celebre Certosa, monumento più visitato dopo la Torre pendente nella provincia pisana, ci sarebbe almeno una decina di case andate completamente o parzialmente distrutte. Ma soprattutto è sparito il bosco: migliaia di pini marittimi e olivi sono inceneriti. I danni sono ingentissimi.
Ora il rogo è finalmente sotto controllo in gran parte dell'area colpita: restano fiamme vive solo a Vicopisano mentre a Calci e ad Avane l'emergenza è cessata. Restano però 430 sfollati. Gran parte ha trovato ospitalità da parenti e amici ma c'è almeno una sessantina di persone che non si trova in strutture approntate dai comuni di Calci e Vicopisano. Domani riaprono le scuole e anche l'aeroporto Galilei dove anche oggi i voli sono stati interrotti per consentire ad aerei e elicotteri antincendio di operare in sicurezza.
LA CERTOSA DI CALCI "MIRACOLATA" (clicca qui per il servizio e il video)
L'ALTRO INCENDIO - Per quanto riguarda l’incendio di Avane, il rogo è sempre in corso e al momento interessa esclusivamente zona boschiva. Comunque le squadre dei vigili del fuoco sono rimaste sul posto in prossimità delle abitazioni a controllare l’andamento dell’incendio. Da mercoledì mattina sono in volo due elicotteri regionali e un Canadair. A terra ci sono decine di squadre del volontariato e degli operai forestali degli enti. Presenti, come a Calci, squadre dei Vigili del fuoco che presidiano le abitazioni. Sono andati in fumo 40 ettari di bosco.
Peraltro sempre nella serata di martedì un altro incendio è scoppiato a Massarosa, non lontano dal Serra, nella zona del padule. Un rogo doloso partito dalla cava di Bozzano.
SETTECENTO ETTARI IN FUMO - Una porzione vastissima di bosco del Monte Serra è andata in fumo. Le zone già spente mostrano un paesaggio lunare. Non è rimasto più niente se non qualche arbusto annerito. Il fuoco è iniziato sopra Calci, raggiungendo poi la frazione di Montemagno e "scavallando" verso Vicopisano, dove anche qui circa duecento persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni.
STOP ALLA CACCIA - Il presidente della Regione, Rossi, ha scritto su Twitter che oggi firmerà un decreto "con divieto di caccia in tutte le zone percorse dal fuoco e in quelle limitrofe dove gli animali hanno trovato riparo dagli incendi".
GLI UOMINI IN CAMPO - Solo i volontari addetti allo spegnimento dell'incendio sono 250, più i vigili del fuoco arrivati da tutti i comandi della Toscana ma anche dall'Emilia e dalla Lombardia. Ci sono quindi nella zona del Monte Serra non meno di 500 persone.
LA REGIONE: DIVIETO DI ABBRUCIAMENTO - Il settore forestazione della Regione Toscana ha istituito un nuovo periodo a rischio incendi che sarà valido fino al 10 ottobre, a causa del vento forte previsto anche nei prossimi giorni. Lo rende noto il presidente Enrico Rossi. Pertanto sarà vietato l'abbruciamento di residui forestali e l'accensione fuochi in tutta la regione.