LUCA FILIPPI
Cronaca

Terrore in mezzo al mare: "May day, prendiamo fuoco!". In nove si salvano sulla zattera

Salpata dal porto turistico di Marina di Pisa, la barca era diretta all’isola di Capraia. Il rogo al largo della Gorgona. C’erano anche tre bambini. La paura, l’sos, i soccorsi

Livorno, 11 agosto 2023 - Impossibile domare le fiamme con gli estintori di bordo: hanno abbandonato lo yacht e si sono salvati salendo sulla zattera d’emergenza. Sei adulti e tre bambini, spaventati – tutti hanno visto la morte in faccia – ma senza danni, sono stati poi recuperati dalla Guardia Costiera di Livorno che ha inviato una motovedetta. Poche parole all’arrivo a terra: "E’ stato un grande spavento, siamo ancora sotto shock – hanno detto i naufraghi – i bambini erano terrorizzati, l’abbiamo vista brutta".

E’ successo tutto in pochi minuti ieri alle alle 12.30. Un gruppo di persone, tutti della provincia di Pisa (zona San Giuliano Terme, il titolare della barca è un imprenditore), a bordo di uno yacht di 16 metri, un Raffaelli Maestrale ’52 iscritto a Pesaro, partito dal porto di Marina di Pisa, era diretto a Capraia. Davanti a Livorno, a circa a 7 miglia a Sud-Est dell’isola di Gorgona, l’imbarcazione ha improvvisamente preso fuoco. Non si conoscono ancora le cause dell’incendio, ma le fiamme arrivavano dalla zona di poppa dove si trova il motore. Il fuoco ha rapidamente avvolto il natante di vetroresina e il pilota insieme alle altre persone a bordo ha capito che non era possibile spegnere le fiamme con le dotazioni di bordo. E oltre alle fiamme poteva esserci anche pericolo di esplosioni data la presenza del carburante e un fuoco così esteso. Resosi conto della gravità della situazione, il pilota dello yacht ha lanciato via radio il “Mayday” subito ricevuto dalla Guardia Costiera di Livorno, segnalando la propria posizione. La sala operativa della Capitaneria labronica, a cui era stata comunicata l’impossibilità di spegnere l’incendio, che si stava velocemente propagando a tutto lo scafo e della presenza dei minori a bordo, ha suggerito agli occupanti di mettere in mare la zattera di salvataggio e abbandonare la barca in fiamme.

Nello stesso tempo è scattata la macchina dei soccorsi. Inviata da Livorno la motovedetta veloce CP 867 al comando del Luogotenente Albieri. Inoltre, attraverso i sistemi di monitoraggio del traffico navale in dotazione alla Guardia Costiera, sono state individuate le unità che navigavano nei pressi della zona dell’incidente per essere dirottate sul punto a prestare la prima assistenza ai diportisti. Richiesto anche l’intervento dei Vigili del Fuoco di Livorno con la motobarca VVF1174 e un gommone veloce. Un’imbarcazione da diporto, dirottata dalla sala operativa, è stata la prima ad arrivare sul posto e ha affiancato la zattera con i naufraghi che, poco dopo, sono stati presi a bordo della motovedetta della Guardia Costiera. Bambini e adulti sono tutti rimasti illesi. La motovedetta ha portato i naufraghi nel porto di Marina di Pisa, dove hanno ricevuto accoglienza dal personale dell’Ufficio Locale Marittimo. Tanto spavento, ma per fortuna nessuna conseguenza grazie anche alle condizioni del mare che ieri era calmo.

Per la barca a fuoco, del valore di circa 250mila euro, nonostante i molteplici tentativi di spegnimento dell’i ncendio, non c’è stato niente da fare. I resti dello scafo sono affondati poco dopo le 14.30 su un fondale di circa 135 metri. In corso le indagini e gli accertamenti da parte della Capitaneria di porto sulle cause, per valutare le eventuali responsabilità e per adottare tutte le misure a salvaguardia dell’ambiente, anche se al momento dell’affondamento, non sono emerse tracce di inquinamento.