ANTONIA CASINI
Cronaca

Violenza in ospedale, due infermieri aggrediti: arrestata

Pisa, portata al Pronto soccorso dall’ambulanza scortata dai carabinieri. Aveva bevuto e ha cominciato a urlare appena entrata, “era aggressiva”. La donna è stata bloccata dagli agenti delle Volanti

Lorenzo Peluso (Nursind)

Lorenzo Peluso (Nursind)

Pisa, 13 febbraio 2025 – È stata portata dall’ambulanza, scortata dai carabinieri fino all’ingresso. Ma, una volta entrata, la donna si sarebbe subito scagliata contro i sanitari urlando e comportandosi “in modo aggressivo”. Quindi ha picchiato due infermieri. Tra le 22 e le 23 di martedì, una donna di 52 anni della provincia di Pisa, in stato di alterazione per aver assunto alcol, è stata condotta da un mezzo di soccorso (accompagnato fino alla porta dai carabinieri) al Ps di Pisa. Ma, non appena è scesa ed è entrata nella struttura, ha dato in escandescenze.

A quel punto sono state chiamate la vigilanza notturna e la polizia. Ma, nel frattempo, la 52enne italiana, che sarebbe arrivata per la prima volta in pronto soccorso, ha picchiato due infermieri: uno è stato colpito alla testa e l’altro al volto. I due sono stati refertati e hanno sporto denuncia. “è andata bene”, commenta chi era presente. “Poteva far loro del male davvero”. Gli agenti l’hanno poi bloccata e arrestata.

Un episodio che ricorda quello in cui purtroppo morì Giorgio Tani, il 74enne pensionato che la sera di martedì 5 novembre scorso, mentre era in sala d’attesa (la moglie era ricoverata), fu spintonato da un 47enne di origini romene che era stato portato al Ps dal 118 perché in forte stato di agitazione per aver assunto alcol. L’anziano si spense in ospedale per le ferite riportate nella caduta. Il 47enne, difeso dall’avvocato Antonella Ingargiola, si trova ancora in carcere. L’aggressore, individuato grazie alle telecamere e alle testimonianze, era stato portato dall’ambulanza, dopo essere stato trovato in forte stato di agitazione. Ma a un certo punto, senza un motivo, mentre si trovava in sala d’attesa, si era diretto verso Tani dandogli una botta e gettandolo a terra. La vittima era stata subito soccorsa dal personale sanitario e portata in choc room. Mentre l’uomo, già conosciuto, più volte finito al Ps pisano per i problemi di alcolismo, era stato circondato dai presenti fino all’arrivo della polizia. Una prima volta era stato accompagnato fuori dalla struttura sanitaria, solo dopo che era arrivata la prognosi di Tani, costretto al ricovero, era stato rintracciato e fermato come previsto dalla legge dagli agenti delle Volanti e portato in carcere. “Quell’uomo non doveva stare lì, tra i pazienti e i parenti”, ha ripetuto più volte la famiglia di Giorgio Tani

“La polizia, anche stavolta, è intervenuta quando è stata chiamata e la ringraziamo – afferma Lorenzo Peluso del Nursind – quindi la risposta c’è ogni volta che chiamiamo e questo è positivo. Insomma, quando succedono questi casi, la macchina funziona, adesso, ma è già tardi. Ciò che chiediamo noi è la prevenzione. Non si dovrebbe arrivare ad episodi simili. E se fosse andata diversamente?”. “Occorre lavorare di più sulla prevenzione – aggiunge Peluso – con l’inserimento in Pronto soccorso e negli altri reparti più a rischio di agenti 24 ore su 24”.