Pisa, 30 dicembre 2022 - Terminati. Finiti. Sono stati ordinati e torneranno presto a disposizione, ma non si sa precisamente quando: "Non oggi, comunque". Medicinali a base di ibuprofene, antipiretici e alcune tipologie di antidolorifici sono difficilmente reperibili. Gli sciroppi per calmare la tosse, poi, sono già una vera rarità. Accade a Pisa, in centro, ma non è un fenomeno prettamente cittadino. Colpa dell’ondata di influenza o del ‘ritorno’ prepotente del Covid? Non proprio. L’allarme infatti è ben più vasto e – soprattutto – ,oggi è possibile scrutare solo la punta di un icerberg che mostrerà l’intera mole fra qualche mese: "A primavera sugli scaffali delle farmacie mancheranno numerosi medicinali – annuncia Giuseppe Figlini, presidente provinciale dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Pisa –, molto più di quanto accada adesso. Siamo di fronte ad una emergenza? Sì".
La fotografia. Intanto partiamo da quanto avviene oggi. Un salto veloce nelle tre farmacie nel cuore del centro storico e la fotografia è presto fatta. "I medicinali a base di ibuprofene – spiega Filippo Bottari, dell’omonima farmacia in Borgo Stretto – arrivano a singhiozzo. Altri, tipo il Nurofen, sono difficili da trovare. Così come alcune tipologie di anti-pirettici". "Gli sciroppi – aggiunge Alessandra Moghi, delle farmacia Petri, all’inizio di Corso Italia – sono introvabili. Ma perfino un ‘Oki’ non è scontato". Alla Farmacia Nuova, sul Lungarno Mediceo, le dottoresse aggiungono: "Da giugno ad oggi, la situazione è andata sempre più peggiorando. Spesso andiamo in difficoltà con i clienti che arrivano qui credendo di trovare un farmaco ‘comune’ e restano delusi. Giungono con la ricetta del medico e, se consigliamo un prodotto simile o una marca diversa, generalmente il paziente preferisce aspettare". Una soluzione , spiegano ancora dalle farmacie: "potrebbe essere quella di chiedere ai medici di base di ‘variare’ i farmaci, ma non sempre è possibile".
In realtà la difficoltà di reperimento delle farmacie rappresenta l’ultimo anello di una catena che si sta inceppando. Il presidente dell’ordine dei medici e degli odontoiatri, Giuseppe Figlini, spiega: "Siamo di fronte ad una difficoltà globale di reperimento di materie prime – dice –. Le motivazioni non si conoscono, ma le case farmaceutiche sono costrette a rallentare la produzione". Quindi i problemi non sono legati ai malanni stagionali: "Non direttamente – continua Figlini –, altrimenti sarebbe sufficiente aumentare la produzione di medicinali. Ma non si può fare". E la situazione peggiorerà: "A primavera – conclude Figlini – mancheranno ancor più tipologie di farmaci. Anche alcuni antibiotici. Non sappiamo ancora, di preciso, cosa accadrà: ma dobbiamo prepararci già oggi. Il problema è che, per alcune tipologie di patologie, è possibile trovare farmaci alternativi. Ma per altre, non sempre è possibile farlo".