Paolo
Rossi*
RCome far crescere la nostra agricoltura? Una domanda che viene riproposta con frequenza e alla quale noi addetti ai lavori cerchiamo di dare risposte per le ripercussioni che da essa ne derivano. L’agricoltura deve essere salvaguardata per tante ragioni, la prima delle quali è legata al suo peso nel contesto economico di questi territori, per il suo valore sociale e perché la sua pratica è indissolubilmente legata alla tradizione dei contesti di cui ne ha connotato l’immagine e l’ambiente.
Per fare questo è necessario – in primis – puntare sulla innovazione e sulla formazione specialistica, elementi che sono alla base per una agricoltura che guarda al futuro. In tal senso il ruolo delle imprese agricole è fondamentale per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici per la produzione di energie rinnovabili e soprattutto per la produzione di alimenti di qualità, nel rispetto dell’ambiente e della salute.
Ma nessuno può farcela da solo. Questa sfida si può vincere con investimenti pubblici e privati, innovazioni tecnologiche, stretta cooperazione tra ricerca scientifica e mondo produttivo.
Naturalmente esistono anche altri punti sui quali puntare, intorno ai quali stiamo già lavorando anche per arrivare a definire insieme agli altri attori coinvolti nella partita e nelle strategie quelle che dovranno essere le priorità sulle quali sarà necessario – anzi, direi indispensabile – puntare l’attenzione per dare al settore una rinnovata competitività nelle provincie di Grosseto, Livorno e Pisa in cui l’agricoltura ha un ruolo strategico con le sue eccellenze.
*Direttore Confagricoltura Costa Toscana
Grosseto, Livorno e Pisa