di Stefania Tavella
"Aiutare le aziende a intercettare i grandi cambiamenti della nostra epoca". E’, in sostanza, l’obiettivo della XVII conferenza internazionale dell’Euromed Academy of Business (Emrbi), che si sta svolgendo in questi giorni alle Benedettine e che ha richiamato oltre 200 delegati da quattro continenti, dal titolo "Il cambiamento dell’economia globale in un’era turbolenta".
A parlarne Iacopo Cavallini, presidente della conferenza Emrbi 2024, quest’anno, dunque, per la prima volta a Pisa. "Il mondo sta cambiando - spiega Cavallini -, essenzialmente sotto la spinta di tre fattori: innovazione tecnologica, sostenibilità e intelligenza artificiale. E sono proprio questi i temi che attraversano trasversalmente tutti i lavori presentati in questi giorni, con l’obiettivo di fornire alle aziende strumenti utili per far fronte a questi cambiamenti".
Cosa intende?
"Per esempio, si parla tanto di sostenibilità, ma spesso se ne ignorano i rischi e le conseguenze in termini di gestione aziendale. Per un’azienda orientarsi verso politiche di sostenibilità significa sostenere maggiori costi e affrontare dei cambiamenti che comportano rischi non indifferenti. E altri rischi derivano dall’intelligenza artificiale...".
Il tema del momento, si può dire.
"Esatto, spesso si enfatizzano opportunità e benefici dell’Ia, mentre non se ne conoscono fin in fondo i pericoli. Qui cerchiamo di far luce sulla sua effettiva utilità per le aziende, mostrandone però anche il lato oscuro".
Tra i temi principali della conferenza c’è anche il turismo.
"In particolare, l’applicazione dell’innovazione tecnologica al turismo. Il settore turistico è uno dei più tradizionali e utilizza ancora strumenti piuttosto datati e vecchi canali di comunicazione: per esempio, spesso i turisti si rivolgono alle agenzie di viaggio, quando ormai con una semplice applicazione si può definire tutto un itinerario in pochi secondi, abbattendo peraltro i costi per il turista stesso grazie all’uso dell’intelligenza artificiale".
Un altro tema che verrà approfondito?
"La parità di genere, altamente impattante sulla gestione aziendale quasi quanto il tema della sostenibilità".
In che modo?
"Ci sono studi che misurano statisticamente l’impatto della parità di genere sulle aziende e quasi tutti dimostrano che le performance aziendali migliorano in modo significativo quando si raggiunge un maggiore equilibrio tra uomini e donne. Anche nel centro e nord Italia si sta spingendo in questa direzione, con alcune aziende spinte dall’azienda madre (spesso estera) a adottare protocolli sulla parità di genere. Poi è ovvio che, su questi temi, a livello mondiale c’è un quadro molto diversificato a seconda della cultura del Paese".