LORENZO VERO
Cronaca

Inzaghi sfida D’Angelo per tenerlo lontano. Iachini: "Pisa avanti, ha due risultati su tre"

L’allenatore, esperto di promozioni e serie cadetta, ha fatto il punto in vita della sfida del Picco tra neroazzurri e Spezia di domenica

Beppe Iachini in una delle precedenti esperienze sulla panchina del Bari

Beppe Iachini in una delle precedenti esperienze sulla panchina del Bari

di Lorenzo Vero

Spezia-Pisa vale una buona fetta del campionato di Serie B. Da un lato i nerazzurri di Inzaghi, che hanno la possibilità di allungare rispetto all’ex condottiero D’Angelo, che dall’altro lato si trova davanti quasi all’ultima spiaggia: con una vittoria avvicinerebbe il Pisa ad appena tre lunghezze, mentre con un risultato negativo vedremmo il divario mantenersi ampio, con nove giornate rimaste da giocare. Chi conosce bene l’importanza di certe partite è Beppe Iachini, allenatore che il campionato di Serie B l’ha vinto in ben quattro occasioni. Un vero e proprio esperto della categoria, che negli anni ha dimostrato tanto e fatto vedere grandi imprese con le sue squadre e il suo calcio.

Mister Iachini, lei che di settimane di questo tipo ne ha vissute tante, come si preparano certe sfide?

"Sono giorni che si vivono per quelli che sono, quelli di una vigilia importante: è uno scontro diretto, una partita che potrebbe essere decisiva. Per lo Spezia lo sarà per mantenere speranze di raggiungere il secondo posto, mentre il Pisa a mio avviso ha due risultati utili su tre, con il pareggio non ridurrebbe il divario, con il successo potrebbe allungare. Entrambe le squadre avranno voglia di vincere, è nella loro identità e mentalità".

Che tipo di partita dobbiamo aspettarci?

"In Serie B marzo e aprile sono mesi importanti per il rush finale, ci sono conoscenze importanti da parte delle squadre. Pippo ha fatto un ottimo lavoro, ha dato un’identità riconoscibile alla squadra, che sta lavorando molto bene. Stessa cosa per lo Spezia, con la differenza che lavorano con D’Angelo da più tempo, si conoscono di più. Si incontrano due squadre con conoscenza e ben organizzate. Gli episodi saranno determinanti, spesso vediamo squadre che dominano e poi perdere a causa di un episodio".

Chi avrà maggiore pressione sulle spalle al "Picco"? Spezia o Pisa?

"Per il Pisa può essere una partita determinante. Vincendo si allontanerebbe dal terzo posto, garantendo un finale di campionato più tranquillo. I nerazzurri arrivano con il vantaggio della posizione in classifica, ha la possibilità di mettere quasi la parola fine. Tra le due squadre chi ha la pressione più alta è lo Spezia: in caso di sconfitta o pareggio vivrebbe un finale di stagione costretta a fare sempre bottino pieno, e anche con minore possibilità di raggiungere il terzo posto".

Si aspettava un campionato così da parte delle due squadre?

"Se togliamo il Sassuolo, che ha fatto un campionato a sé, avendo giocatori di qualità molto alta, con la promozione come obiettivo nel programma iniziale della stagione, per Pisa e Spezia c’era una grande voglia di tornare in Serie A. Abbiamo visto però tante società ambiziose che poi hanno fatto male, si pensi a Frosinone, Salernitana e Brescia, da questo punto di vista chi parte bene ha un gran vantaggio, dato dall’entusiasmo della gente. È il caso di queste due squadre".