Quello di San Rossore è l’unico ippodromo in Italia (e forse nel mondo) che ogni anno fornisce all’opinione pubblica un report completo della sua attività dal punto di vista economico, sociale e ambientale, con un ampio resoconto anche della stagione agonistica. E’ dal 2008 che la società Alfea pubblica il “Rapporto di sostenibilità”, progettato con la collaborazione dei professori Marco Allegrini e Giulio Greco, coordinata a ogni nuova uscita dal direttore generale di Alfea, Emiliano Piccioni che così definisce questo impegno: "Il Rapporto intende offrire al pubblico e ai nostri stakeholders le performance della società nel corso dell’anno appena concluso, nonché i risultati sportivi della stagione di corse. E’ un impegno oneroso in termini di tempo, risorse economiche e umane, ma che riteniamo doveroso nei confronti dei nostri interlocutori e utile per comunicare la dimensione del ruolo stesso di Alfea nella vita economica e sociale della città".
Un primo elemento è che l’attività ippica pisana, relativamente alla stagione di corse 2023-24, presenta un surplus di valore – cioè un saldo attivo – che è quantificato in 6 milioni e 700 mila euro. Questa è la “ricchezza” generata dall’ippica nella nostra città, grazie al montepremi distribuito all’ippodromo e alle tante, tantissime vittorie in altri ippodromi dei cavalli che si allenano a San Rossore. Se a questi si aggiungono le risorse che i proprietari dei cavalli immettono nel sistema per gestire le scuderie si può avere un’idea dell’indotto che interessa l’intero comprensorio pisano ed è relativo a tutte le attività connesse: dai fornitori di generi più diversi (il più importante dei quali è l’agricoltura) alla mascalcia, dal trasporto dei cavalli ai veterinari, dalle farmacie a servizi legati all’hospitality.
Il “Rapporto di sostenibilità” non si limita a esaminare il conto economico dell’attività ippica a San Rossore ma affronta e chiarisce una vasta serie di aspetti e di problematiche. Di particolare importanza è la sostenibilità ambientale, un aspetto del quale Alfea è sempre stata sensibile come dimostrano le varie certificazioni ottenute a partire dal lontano 2004. Presentato in bella veste grafica, il “Rapporto 2023-24” contiene inoltre una serie di notizie che attengono alla stagione conclusa lo scorso aprile e che possono rappresentare per il lettore anche un’interessante fonte di emozioni: i ‘numeri’ della stagione, le corse con le prove più interessanti, gli eventi e gli spettacoli per il pubblico, il tutto corredato da numerose fotografie. Né viene trascurata la rassegna stampa poiché la nostra è una delle poche città italiane che dedica all’ippica – da 170 anni attività sportiva ma anche economica e di costume – lo spazio che merita.