
Paolo Amato (direttore Caf Acli Pisa)
Pisa, 21 agosto 2021 - C’è chi è sobbalzato un attimo sulla sedia quando ha visto il mouse del computer, controllato da remoto, muoversi per conto proprio. Qualcun altro, invece, ha sgranato un po’ gli occhi quando ha visto l’operatore del Caf comparire e cominciare a parlargli da un’icona sul desktop del computer. E’ partito dai circoli di Buti e Montecalvoli (Santa Maria a Monte), lo “Sportello Digitale Assistito” delle Acli provinciali di Pisa per la compilazione del 730 e della dichiarazione dei redditi, ma anche dell’Isee, del modello Icric per l’invalidità civile, Spid, pratiche di successione e contratti di locazione, la prima sperimentazione del genere realizzata in Italia. Praticamente come andare a un centro di assistenza fiscale, quasi senza muoversi da casa, ossia recandosi al circolo Acli sotto casa.
Ma i risultati sono andati anche oltre le previsioni: “E’ un progetto cui abbiamo cominciato a pensare durante il lockdown e le restrizioni per consentire ai cittadini di continuare ad accedere ai servizi del Caf muovendosi il meno possibile da casa – spiega Paolo Amato, direttore del Caf Acli di Pisa -: per implementarlo è occorso un po’ di tempo perché abbiamo dovuto realizzare hardware e software ad hoc e ad allestire le postazioni dei due circoli con computer, stampante multifunzione, scanner e cam per interfacciarsi con gli operatori del patronato. Quando siamo partiti, alla fine di maggio, le restrizioni si erano un pochino allentate e pensavamo d’intercettare soprattutto persone con difficoltà di movimento, perché non autosufficienti o magari sprovviste di mezzi di trasporto”. Invece, non è andata cosi: “Vero, all’inizio soprattutto è venuto soprattutto chi aveva problemi negli spostamenti, spesso anziani, ma una volta capito come funziona sono arrivati anche gli altri – sorride il presidente del circolo di Montecalvoli Luigi Possenti -: dopo il babbo, infatti, è arrivato anche il figlio, poi la nuora e così via”. Anche perché “la comodità è assicurata – conferma il presidente del circolo di Buti Lorenzo Giusti -: da qui i Caf più vicini sono quelli di Ponsacco o Pontedera, quindi ogni volta è necessario prendere la macchina. In questo modo, invece, siamo stati in grado di portare il centro di assistenza fiscale in casa dei cittadini, anche in paesi un po’ decentrati come il nostro”
Sì, perché concretamente è proprio come andare al Caf. Inclusa la prenotazione dell’appuntamento che, però, è al circolo del paese. “Il cittadino, assistito dai volontari del circolo, deve solo posizionare la documentazione sullo scanner – spiega Amato -: tutto il resto lo fa l’operatore del Caf da remoto. Anche per quanto riguarda la privacy non ci sono problemi “Una volta a settimana passiamo noi a ritirare tutta la documentazione cartacea che è stata precedentemente posta in una busta sigillata da parte dell’utente”. Pure questo passaggio, comunque, presto si potrà fare a distanza: “Al massimo nell’arco di un mese saremo in grado di fare tutto con firma digitale e autenticazione da parte dell’utente”.
La sperimentazione funziona, insomma. E presto potrebbe estendersi anche ad altri circoli: “E’ un’ipotesi che stiamo valutando seriamente: magari già in autunno potremmo aprirlo anche in altre realtà”.
Ufficio Stampa