FRANCESCA BIANCHI
Cronaca

Kety Fusco va all’Ariston. Pronta l’arpa elettrica... per la serata dei duetti

Kety Fusco accompagnerà sul palco Joan Thiele insieme a Frah Quintale. Dopo la conquista dell’Europa, in scaletta con "Che cosa c’è" di Gino Paoli .

Kety Fusco con la sua arpa (credits Sebastiano Piattini)

Kety Fusco con la sua arpa (credits Sebastiano Piattini)

Pisa, 11 febbraio 2025 – L’arpa elettrica di Kety Fusco è pronta ad ipnotizzare il palco di Sanremo. Un talento che ha già conquistato l’Europa e che adesso approderà sul palco più nazionalpopolare che c’è. Una carriera straordinaria, la sua, che parte da Arena Metato. E da quattro denti rotti alla compagna di classe che la prendeva in giro. "L’ho incontrata per caso al supermercato un giorno, qualche tempo fa durante uno dei rientri a casa, e l’ho ringraziata. Senza di lei non sarei qui".

Kety Fusco, classe 1995, accompagnerà Joan Thiele nella serata dei duetti di venerdì, insieme a Frah Quintale. È un’artista rivoluzionaria, portatrice di una energia esplosiva, fatta di passione e tanto studio. "Ero iperattiva, mi dissero che dovevo fare sport e iniziai col karate. Ma le cose non andarono molte bene… C’era una bimba che mi tormentava a scuola e la picchiai. Fu la psicologa che mi disse ‘non sei strana’, confortandomi e consigliandomi di impegnarmi in qualcosa di artistico. Mia sorella suonava il flauto traverso ma io proprio non avevo idea, non mi piaceva niente. Fino a quando, in vacanza a Coreglia Antelminelli, non sentii il suono dell’arpa. C’era la festa del paese, in piazza, e vidi quel robo enorme, gigantesco che non sapevo neppure come si chiamasse. Attraverso mia sorella, presi subito contatto con una insegnante di San Giuliano, Laura Saviozzi. Feci la prima lezione e da allora non ho più smesso".

Finito il liceo socio-pedagogico Carducci, in parallelo con il Conservatorio di Lucca, Kety si trasferisce a Brescia per frequentare il primo master, di lì il passaggio in Svizzera dove tutt’ora vive. "Al Conservatorio di Lugano, durante il secondo master, ho iniziato a capire che il mio futuro non sarebbe stato né l’orchestra – perché non so stare ferma – né l’insegnamento. Avevo bisogno di qualcosa che mi facesse sentire libera: l’arpa elettrica mi ha dato questa possibilità. Avevo fatto un corso di improvvisazione, ho iniziato a scrivere canzoni mie e sono andata persino in tour per tre mesi con una band rock". Nel 2019 la pubblicazione del primo pezzo, notato attraverso i social dalla Sugar di Caterina Caselli. Nel 2020 – in pieno Covid - Kety Fusco pubblica il suo album di debutto, "Dazed", con cui viene nominata in tre categorie agli Swiss Live Talents Awards.

Viene invitata a suonare in contesti internazionali prestigiosi, inclusa l’Arena di Verona, dove suona un omaggio al compositore Ennio Morricone. Si esibisce alle Nazioni Unite e al Parlamento svizzero, alla Notte della Taranta. Un certo Iggy Pop, sulla radio della BBC, propone l’album di Kety Fusco "The Arp - Chapter One" nel programma dove parla dei suoi dischi preferiti. Ma per Kety è in arrivo un altro salto: lascia la Sugar per "mantenere la propria identità artistica". L’uscita del suo prossimo album "Bohème" - che segnerà una nuova fase nella sua evoluzione musicale – è programmata proprio per il 2025.

Nell’attesa la tappa al Teatro Ariston dove suonerà "Che cosa c’è" di Gino Paoli. Ulteriore tappa del suo ambizioso progetto: "Portare l‘arpa nel mondo contemporaneo".