
La mamma di Chiara Ribechini, Michela Bargagna, con l’avvocato Francesca Zuccoli a un’iniziativa dell’associazione
La strada è ancora lunga. L’avvocato Francesca Zuccoli, che segue la famiglia Ribechini collaborando con l’associazione nata nel nome di Chiara ma anche con l’associazione Cibo amico (che tra gli obiettivi ha quello di far conoscere le terapie del reparto di Allergologia dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze), si occupa spesso di gravi allergie.
Avvocato, sono frequenti?
"Molto di più di quanto si pensi".
Gli ultimi casi?
"Su Pisa pochi giorni fa i compagni di classe hanno fatto trovare a una bambina del kiwi negli spazi che utilizza a scuola. Solo che lei è allergica a questo frutto".
Uno scherzo?
"Qualcosa di simile. Ma per lei di certo non lo è. Avrebbe potuto rischiare... per fortuna si è auto tutelata . Si è accorta e non ha toccato nulla".
Che cosa ha consigliato ai genitori?
"Di far stigmatizzare l’episodio. Sensibilizzando tutti a partire dalle famiglie. Purtroppo sull’argomento continua a esserci scarsa conoscenza".
Altri esempi?
"Sto seguendo una vicenda fuori regione di una piccola che ha avuto uno choc anafilattico perché alla mensa scolastica le sono state servite chicche di formaggio, quindi preparate con il latte al quale lei è allergica. Al Nord, è stato organizzato un party con crema di nocciole per la fine del carnevale, le due bambine allergiche non sono andate a scuola per evitare problemi, ma non è giusto. Le persone fortemente allergiche hanno bisogno di socializzare di poter svolgere una vita il più possibile normale".
Insomma, troppa ignoranza ancora.
"Decisamente".
A. C.