Pisa, 11 novembre 2023 – La musica nel sangue e una grande passione, i concerti. Ma lei è sulla sedia a rotelle che, al momento, è un grande ostacolo per partecipare agli spettacoli che si tengono in tutta Italia: posti distanti, isolati, difficoltà di ogni genere. Adesso, anche grazie al suo impegno, è stato istituito un tavolo ministeriale, come ha annunciato la presidente Anmic Pisa, l’avvocato Annalisa Cecchetti, che ha ricordato "la battaglia" di Simona "Supersimo" Ciappei - mamma pisana di due figli, in sedia a rotelle per una malattia neurologica, consigliera provinciale dell’Associazione nazionale invalidi e mutilati civili – che ha fondato una pagina facebook "Sottoilpalcoancheio" con oltre 20mila followers. "Ho iniziato una lotta per poter permettere ai disabili di essere liberi di partecipare, come gli altri, ai concerti".
Simona, come ha accolto questa notizia?
"Bene, parlare di questo argomento è molto importante. Mi sono messa a disposizione della ministra Alessandra Locatelli che ha messo un like sotto il post nella mia pagina. Spero di dare il mio contributo, non esiste una legge in materia".
Come potrebbe aiutare?
"Con la mia esperienza diretta e poi indirettamente, ho raccolto tante storie in questi anni. Una ragazza cieca mi ha contattato dicendomi che, a parte una volta che è rimasta fuori, si è sempre trovata bene. L’accessibilità deve essere totale per tutte le disabilità. E sensibilizzare è importante".
A breve parlerà anche in un convegno.
"Il 1° dicembre nell’aula magna della scuola superiore Sant’Anna in occasione della giornata della disabilità, il 3 che tra l’altro è il mio compleanno. Sarà una tavola rotonda sui temi di disabilità e accessibilità anche agli eventi musicali. Si comincia a cambiare mentalità, non si parla più della difficoltà di portare la persona in ospedale, ma anche della sua vita sociale a tutto tondo. Alcuni argomenti devono essere sdoganati. Si vede ancora la persona disabile come asessuata, che sta in casa e deve essere accudita. Sono molto contenta che se ne parli a una platea così prestigiosa".
Il problema più grande è dunque culturale?
"I concerti sono organizzati da privati che hanno un bilancio, l’organizzatore cerca di guadagnare il più possibile, come comprensibile. Ma non possono esserci discriminazioni".
Che cosa le dicono gli altri spettatori?
"’Ma, come? Voi non state sotto il palco? Sono meravigliati".
L’artista più sensibile all’argomento fino a ora?
"Stash dei The Kolors che ci ha messo la faccia. Erano ospiti in una radio e io ho vinto la possibilità di poter assistere. Ma, quando l’organizzazione ha saputo che ero disabile, mi è stato comunicato che non avrei potuto più partecipare. Lui si è speso molto e, alla fine, grazie a lui e alla mia determinazione sono stata presente".