"La Leopolda è proprietà privata? Noi togliamo il cartello, lo imbustiamo e lo spediamo alla Patrimonio Pisa srl". Di buon mattino, Francesco Auletta consigliere comunale di Una città in Comune, toglie il cartello che è agganciato al cancello della Leopolda, e lo mette in una busta affrancata.
"Alla Patrimonio srl suggeriamo di mettere un altro cartello con su scritto: "Proprietà pubblica: tutta la cittadinanza è invitata ad entrare", continua il consigliere che sta portando avanti una lotta contro la Patrimonio Pisa srl dalla primavera scorsa. Auletta dichiarò: "Siamo di fronte ad un modello di governo della cosa pubblica da parte della destra inaccettabile: autoritario e per nulla trasparente. La Stazione Leopolda è uno spazio della città, ed è indispensabile, quindi, un confronto pubblico da parte della amministrazione comunale sull’ ipotesi di un nuovo regolamento per l’uso dell’immobile, sul modello di gestione dello stesso, nonché sui costi e le tariffe". Auletta prosegue: "Per noi questo luogo non è un condominio da cui trarre profitto, ma un laboratorio per l’autogestione sociale e culturale aperto a tutte e tutti, a partire dal quartiere in cui si trova". "La Leopolda deve essere un patrimonio pubblico realmente a disposizione della comunità, superando le distorsioni legate al bando precedente che hanno aperto la strada alla operazione di desertificazione realizzata dalla destra".
"E’ necessaria sempre più una grande vertenza pubblica, trasparente e forte contro la gestione privatistica degli spazi pubblici che la giunta Conti sta portando avanti. Non si tratta, infatti, solo della Stazione Leopolda ma anche degli Arsenali Repubblicani, del parco della Cittadella, dei Vecchi Macelli e delle Ex-Stallette".
Lo stesso consigliere denunciò: "Abbiamo scoperto che sull’albo pretorio della società controllata al cento per cento dal Comune di Pisa sono state pubblicate, senza ricorrere a nessun altro strumento di informazione pubblica, 2 manifestazioni di interesse per l’assegnazione di due locali all’interno della Leopolda per il 2025. Non solo è mancata, quindi, qualsiasi forma di pubblicizzazione adeguata per provare a garantire un’ampia partecipazione, ma i tempi per presentare i progetti per le due manifestazioni erano ristrettissimi. Infatti la prima è stata pubblicata il 6 dicembre, la seconda il 9 dicembre ed entrambe avevano la scadenza dei termini il 21 dicembre".
Carlo Venturini