Era l’8 marzo 1970 quando la palazzina di via Galli Tassi a Pisa veniva occupata da un gruppo di femministe. Venti anni dopo la Provincia consegnava le chiavi alle volontarie della Casa della donna. Un edificio diventato negli anni un simbolo di lotta, di sostegno e di aiuto. L’8 marzo 2021 è stato nuovamente tagliato il nastro dopo che nel 2015 la Casa era stata inserita tra i beni alienabili della Provincia. Il salvataggio è avvenuto grazie a un avviso pubblico, finalizzato all’assegnazione dell’immobile in comodato gratuito a un ente del terzo settore all’interno della rete provinciale per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile contro le donne, della violenza intra-familiare e della violenza assistita.
"Una consegna che trova espressione in una giornata significativa come quella dell’8 marzo – ha detto ieri dopo il taglio del nastro il presidente della Provincia Massimiliano Angori. Questo lungo percorso amministrativo trova adesso la sua completa applicazione con la consegna della palazzina all’Associazione, in nome dei principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed autonomia organizzativa dell’amministrazione".
La nuova inaugurazione si è svolta nel cortile, all’ombra di un albero di mimosa, proprio quel fiore che Teresa Mattei scelse per la giornata delle donne. "È una grande emozione essere qui oggi – ha aggiunto la presidente della Casa della donna Carla Pochini. Il mio augurio è che le parole delle istituzioni non rimangano solo parole, ma che trovino gambe e sostegno. Qui da trentuno anni offriamo servizi e attività a sostegno dei diritti delle donne, per la parità di genere e contro la violenza sulle donne. Grazie a questo importante passaggio e alla convenzione che andremo a firmare finalmente questo immobile, sede della nostra associazione fin dalle origini, esce dal piano dei beni alienabili e ci viene consegnato riconoscendo tutto il lavoro che abbiamo svolto in questi anni sul territorio e che continueremo a svolgere con un rinnovato impegno".
All’evento di ieri mattina hanno partecipato molte donne delle istituzioni, assessore dei comuni limitrofi Calci, Vicopisano e Cascina, l’assessora provinciale alle pari opportunità Olivia Picchi e l’assessora regionale Alessandra Nardini, presente anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo. "Competenza e libertà – ha concluso la vicesindaca di Pisa Raffaella Bonsangue – devono essere alla base dell’educazione alla parità. E per questo è necessario mettere a sistema realtà come la Casa della donna".
Sarah Esposito