RENZO CASTELLI
Cronaca

La città di ieri Pisa, c’era una volta il tram

L’ultimo viaggio nel 1952, ma per 40 anni aveva fatto parte del costume e delle abitudini. Tre linee che collegavano l’intero centro

La città di ieri Pisa, c’era una volta il tram

Il tram in piazza dei Cavalieri: qui vi era anche lo scambio

Nel grande spazio dedicato, nei giorni scorsi, al progettato ritorno di una rete tranviaria per alleggerire il traffico su gomma in città non si è fatto cenno a un passato che soltanto pochi, fra quanti sono nati dopo la fine della seconda guerra mondiale, possono peraltro ricordare. E cioè, che a Pisa c’era una volta il tram. La sua cancellazione dalla memoria ha una data precisa: 1952, l’ultimo viaggio. Ma per 40 anni, cioè da quel 25 gennaio 1912 che segna il giorno della sua inaugurazione, il tram era stato parte viva del costume cittadino.

Dislocato su tre linee il tram collegò per quei quattro decenni ogni angolo della città, sempre puntuale negli orari nel soddisfare ogni appuntamento: quello del lavoro, della scuola, della spesa ai mercati, del divertimento, In quei 40 anni le tre linee subirono molte correzioni. Come dimenticare le tratte delle scuole e dei mercati (corso Italia e Borgo Stretto) e quella che portava dalla stazione centrale alle meraviglie della piazza del Duomo (con scambio delle vetture in piazza dei Cavalieri). E l’ultima realizzata, la linea verso Porta Lucca dove si sapeva vivesse la nuova buona borghesia cittadina che ormai poteva competere con quella ‘storica’ di via Lavagna.

Vetture sferraglianti con l’interno di legno lucido (le panche sembravano in mogano ma in realtà era coliegio), che passavano puntuali ogni 10, al massimo 15 minuti. Sì, il tram era bello. L’avvio del servizio non era stato semplice. C’erano volute due sedute finali del consiglio comunale nell’agosto del 1909 per deliberare la concessione alla Società Anonima Elettricità Toscana (SAET), filiale della tedesca Siemens-Halskeche che già curava la distribuzione di energia elettrica in città. Il servizio fu avviato in una giornata di pioggia battente: era il 25 gennaio del 1912 allorché, alle 12 in punto, il sindaco Francesco Buonamici salì sulla prima carrozza del ‘tranvay’ che collegava il ponte di Mezzo al Politeama. Il resto è vita, autentica vita cittadina che per quasi mezzo secolo non poté prescindere dal prendere il tram. Tutto ciò ciò fino a quando prevalse un orientamento politico che non era favorevole ai sistemi su rotaia. La sostituzione del tram con mezzi su gomma con alimentazione filoviaria venne attuata in tempi rapidi: l’ultimo tratto della linea tranviaria porta la data del 3 nel luglio 1952. Una fine analoga, programmata con la stessa logica, sarà fatta per il ‘trammino’ che dal 1892 collegava Pisa al mare. La sua ultima gita sarà effettuata otto anni dopo, il 15 settembre 1960. Da allora soltanto ricordi e rimpianti...