MICHELE BUFALINO
Cronaca

La Città Ecologica presenta 11 osservazioni per il centro sportivo del Pisa a Gagno

Nel mirino la questione Parco Urbano, i rischi idrogeologici e il consumo di suolo a pochi passi dal Duomo

L'area di Gagno

L'area di Gagno

Pisa, 26 novembre 2024 - Presentate le osservazioni da parte della Città Ecologica per il centro sportivo di Gagno. "L’Associazione ambientalista La Città ecologica ha sempre guardato con favore il fatto la squadra della città si dotasse di un moderno ed efficiente Centro Sportivo, nel quale far allenare tutte le sue squadre - dichiarano gli ambientalisti in un comunicato -. Siamo invece sempre stati decisamente contrari a che la pianificazione urbanistica di porzioni di città fosse realizzata da privati attraverso compravendite di terreni e proposte di rilevanti interventi al di fuori di un’organica pianificazione pubblica, con ingente nuovo consumo di suolo in luogo del recupero di aree già cementificate e/o impermeabilizzate presenti in gran numero ed estensione in città. In particolare riteniamo un errore concentrare ingenti interventi e funzioni in un’area relativamente ristretta di città, oltre tutto a immediato ridosso del Sito Unesco di Piazza Duomo; un errore dal punto di vista della pianificazione urbana e della vivibilità di tutta l’area. La Variante approvata, ed ora il Piano Attuativo adottato dalla Giunta, ridurrebbero l’area destinata a Parco urbano - finalizzato anche alla valorizzazione del Sito archeologico del Tumulo del Principe Etrusco - da 102.800mq (il 60% del totale) a 34.000mq (il 20% del totale), (scomputata sempre l’area occupata da un’attività di trattamento degli inerti dell’edilizia), cioè di fatto alla sola area già recintata intorno al Tumulo! In sostanza, un vero parco urbano, aperto a tutti, che può accogliere almeno 1000 alberi e costituire un percorso nel verde per permettere a cittadini e turisti di raggiungere dal parcheggio scambiatore a piedi o in bicicletta l’area archeologica, così valorizzandola realmente, diventerebbe il quartier generale di una squadra di serie B, recintato e chiuso al pubblico, con il percorso in questione aperto solo 4-5 giorni l’anno per la commemorazione dei defunti". Gli ambientalisti proseguono: "Che la destinazione dovesse rimanere a verde pubblico, e, anzi, dovesse essere estesa a tutti i 170.000mq dell’area, lo dimostra anche la sua classificazione di pericolosità per alluvioni frequenti P3 con magnitudo molto severa. Per questo si dovranno infatti attuare soluzioni paradossali, quasi incredibili: i numerosi edifici previsti dovranno essere costruiti secondo il Piano Attuativo ad una quota a 1,46m sopra il piano di campagna. Di fatto delle enormi palafitte, rialzate quasi ad un metro e mezzo rispetto al terreno circostante con l’acqua che deve poter circolare liberamente sotto di loro. Alla faccia dell’impatto paesaggistico verso il sito UNESCO di Piazza del Duomo. Tutte le rampe necessarie per il superamento di tale barriera architettonica di 1,46m sarebbero lunghe, se del 4%, 36,5m. Il piano di campagna di tutto il Centro Sportivo sarebbe a 30cm al di sotto del livello del parcheggio scambiatore e in caso di piogge intense funzionerebbe come una cassa di espansione delle acque, con tanto di previsione di piani di evacuazione di uomini e mezzi in caso di allerta meteo rossa o arancione! Quando si vuol per forza costruire dove non si potrebbe si arriva a questo! Il Piano Attuativo presentato dalla proprietà e adottato dalla giunta presenta a nostro avviso numerosi elementi di illegittimità, di non conformità e di forzatura alle normative nazionali, regionali e comunali. Le abbiamo evidenziate in 11 osservazioni che, a nostro avviso, dimostrano che il Piano Attuativo così com’è non può essere approvato dalla giunta e debba essere sottoposto a profonde modifiche".