Pisa, 8 giugno 2024 - La Città Ecologica entra nel merito della raccolta dei rifiuti con un nuovo comunicato che critica l'operato dell'amministrazione comunale pisana: "Tutti i numeri (TARI, quantità di rifiuti pro-capite, costo pro-capite, % Raccolta differenziata) dimostrano che la linea del Comune di Pisa in tema di Rifiuti Solidi Urbani è sbagliata ma l’Ente che fa? Buon senso vorrebbe che si fermasse a riflettere per vedere cosa cambiare per invertire questa tendenza disastrosa. E invece procede a testa bassa nella stessa direzione che ha contribuito al disastro: tre nuovi quartieri della città passeranno tra poco ai cassonetti stradali pseudo-intelligenti e cesseranno il porta a porta. Questo metodo di raccolta differenziata è stato introdotto da anni in diversi quartieri della città ed ha dimostrato la sua inefficacia. La percentuale di raccolta differenziata in città (~65%) è più bassa di alcuni punti percentuali di quella media dell’ATO Costa (~70%), che a sua volta è di una decina di punti percentuali più bassa di quella di città virtuose come Lucca (~82%). Oltre tutto nella gran parte delle città la % di raccolta differenziata è in costante aumento mentre a Pisa è in costante diminuzione, come i grafici allegati tratti dal sito Geofor dimostrano. Proprio aver privilegiato i cassonetti stradali, andando a diminuire le aree servite dalla raccolta porta a porta a piè di fabbricato ha portato a questi risultati disastrosi”.
"Per andare verso una riduzione – continua la Città Ecologica - della produzione e un aumento della raccolta differenziata occorre organizzare una raccolta differenziata porta a porta capillare, efficiente e riorganizzata rispetto all’attuale ed alla tariffazione puntuale con tracciabilità dei sacchetti, in modo che ogni utente paghi in base alla quantità del rifiuto indifferenziato realmente prodotto. Questo è anche l’unico modo per migliorare la qualità dei materiali raccolti in forma differenziata. Secondo i dati nazionali solo il 49,2% di tali materiali viene riciclato a causa della scarsa qualità delle singole frazioni. Sarebbe interessante conoscere la reale composizione merceologica della raccolta differenziata realizzata con i cosiddetti “cassonetti intelligenti” sponsorizzati dalla giunta pisana e installati con costi spropositati. Anche questo errore contribuisce, secondo noi, a far lievitare i costi a carico degli utenti".