La criminologa e la genetista forense lasciano il team difensivo di Logli

Caso Ragusa: "Rinunciamo con effetto immediato per gravi incompatibilità con la linea scelta"

Migration

Si sfalda il team difensivo di Antonio Logli. La criminologa Anna Vagli e la genetista forense Teresa Accetta hanno infatti deciso di rinunciare "con effetto immediato al mandato conferito da Antonio Logli per gravi incompatibilità con la linea difensiva e per contrasto di intenti con l’avvocato difensore Andrea Vernazza". Lo rendono noto le due professioniste precisando che la decisione è maturata per "idee contrapposte e difficoltà interne nella prosecuzione della strategia processuale". L’ex impiegato comunale di San Giuliano Terme, è stato condannato in via definitiva a vent’anni di carcere per omicidio volontario e distruzione di cadavere della moglie Roberta Ragusa avvenuta nel gennaio di 11 anni fa. E a dicembre la corte di appello di Genova ha dichiarato inammissibile la richiesta di revisione del processo per Logli presentata proprio dal suo difensore e alla quale avevano lavorato con ruoli di primo piano anche Anna Vagli e Teresa Accetta. Dopo il pronunciamento della corte l’avvocato Vernazza aveva annunciato ricorso in Cassazione perché i magistrati liguri avevano ammesso all’udienza anche le parti civili, con una decisione che invece il legale ha definito non corretta dal punto di vista "procedurale e giurisprudenziale".

"Dopo anni di battaglie contro l’opinione pubblica e per dare dignità, anche mediatica, ad un uomo che resta in carcere senza prove - conclude Anna Vagli - sono costretta a rinunciare al mandato". Ma la criminologa, che ha sempre creduto nell’innocenza di Logli, potrebbe non avere chiuso la porta a un rinnovato impegno per ottenere un nuovo giudizio per l’ex impiegato comunale. Per ora preferisce non fare altre dichiarazioni, ma è possibile che la decisione di uscire allo scoperto rendendo pubbliche le divergenze con il legale del marito di Roberta Ragusa sia anche un messaggio indirizzato proprio a Logli per suggerirgli di valutare la revoca del mandato a Vernazza e scegliere un altro avvocato con il quale provare a ricostruire un team legale, insieme a Vagli e ad Accetta, e continuare a percorrere la strada, estremamente in salita per la verità, della revisione processuale e dimostrare, una volta per tutte, la sua innocenza. Del resto anche i suoi figli credono a Logli e con loro tutta la sua famiglia. Undici anni dopo resta però una domanda senza risposta: dov’è Roberta o almeno il suo corpo?

Gab. Mas.